Ariano Irpino. Domani installazione di Moira Dell’Infante all’IISS Ruggero II

Lunedì 15 aprile 2019 alle ore 10,30, presso la sede Liceo dell’ IISS “ Ruggero II” di Ariano Irpino sarà inaugurata l’installazione di un’opera realizzata dalla giovane artista Moira Dell’Infante. Nei giorni scorsi si sono laureate c/o l’Accademia di Belle Arti di Napoli due giovani ex allieve del Liceo Artistico indirizzo Design della Ceramica di Ariano Irpino (Simona Caggianella e Moira Dell’Infante) indirizzo di studi che a suo tempo fu fatto istituire dal collegio dei docenti dell’istituto diretto dal DS Francesco Caloia, il quale ha voluto mettere a disposizione gli spazi dell’atrio del Liceo Artistico per fare esporre l’opera “Vita in Dissolvenza”, dando così spazio alla giovane artista irpina di esprimersi e dando l’opportunità agli alunni dell’Istituto di confrontarsi con i nuovi linguaggi artistici scarsamente rappresentati nelle nostre contrade interne.

“Questo – lavoro afferma Moira nasce dal mio interesse per la realtà contemporanea circostante e si colloca come prosecuzione di un’analisi delle opere principalmente, installazioni, negli spazi espositivi urbani con l’obiettivo di delineare il panorama del’arte site specific in Italia, una modalità di ricerca artistica che si trova in un punto intersezione tra diversi movimenti e processi culturali sviluppatesi nel corso del Novecento e che comprende differenti tecniche e pratiche artistiche. Ho analizzato lo sviluppo dell’arte site specific dal Minimalismo all’ Arte ambientata, Arte pubblica e Arte urbana, il legame del’opera con lo spazio, la relazione con il tempo e l’interazione con il pubblico. Questi aspetti possono essere meglio compresi attraverso i numerosi esempi proposti, a seconda del contesto in cui l’opera è inserita, l’artista dovrà confrontarsi con un determinato ambiente e un particolare tipo di visitatore. L’installazione è un intervento artistico in cui risulta fondamentale una precisa collocazione nello spazio espositivo. È sempre strettamente legato al contesto, ma non necessariamente progettato in rapporto ad esso. Il termine può essere correttamente associato al concetto di site specific solo se l’opera è ideata e progettata in diretto rapporto alle caratteristiche del luogo d’esposizione. Per risalire alla nascita dell’arte site specific si fa riferimento alle installazioni e agli esponenti del Minimalismo”.

L’artista della Minimal art compie un processo creativo impersonale e oggettivo per creare un distacco tra sé e l’opera d‟arte. Questa si allontana dalla dimensione soggettiva dell’artista, nasce da sistemi convenzionali di organizzazione e instaura un rapporto diretto con l’ambiente circostante. Gli interventi site specific hanno lo stesso rapporto di dipendenza reciproca con il contesto ospitante. Con l’arte site specific si assiste a un cambiamento del centro creativo. L’artista, infatti, non lavora più in studio ma direttamente in situ, l’opera nasce e si sviluppa nel contesto stesso, il quale si trasforma nel nuovo cuore di creazione artistica.

“Sono orgoglioso di vedere studenti laureati e formati nel settore artistico si è speso per avvicinare i giovani al mondo dell’arte stimolando la loro creatività in un settore che può rappresentare una occasione di affermazione nel mondo del lavoro – sottolinea il dirigente scolastico Caloia -. Ha messo in essere molteplici attività finalizzate a coinvolgere scuole e istituzioni del territorio, in un’alleanza educativa mirata a sensibilizzare i giovani alla conoscenza, al rispetto e alla valorizzazione delle peculiarità del nostro territorio. Sono convinto che i nostri giovani si devono adoperare per una rielaborazione personale del patrimonio culturale presente nel proprio contesto di vita, incoraggiandoli, nel contempo anche attraverso progetti PON cofinanziati dalla Comunità europea e dalla Regione Campania alla rielaborazione creativa di architetture, dipinti, paesaggi, sculture, attraverso le proprie attitudini e il personale bagaglio culturale e di studi tale patrimonio facendo riferimento ad un concetto ampio di Beni Culturali, intendendo con questo termine tutte le testimonianze, materiali e immateriali, aventi valore di civiltà. In tale prospettiva è importante far comprendere soprattutto alle nuove generazioni che sono Beni Culturali non solo gli oggetti d’arte, ma anche oggetti con un valore storico: libri, documenti, oggetti d’uso comune, vestiti, strumenti scientifici per una reinterpretazione della biografia culturale del territorio di appartenenza attraverso l’impiego di tutti i linguaggi espressivi delle arti visive, quali: strumenti per comunicare ricordi ed emozioni, suggestioni, ispirazioni e sentimenti generate dai Beni Culturali della nostra terra alla luce delle proprie opinioni, del bagaglio di conoscenze e di studi che caratterizza la personalità di ogni giovane nel contesto stesso, il quale si trasforma nel nuovo cuore di creazione artistica.

Redazione

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