Aversa. Pausa pasquale per lo Jommelli Cimarosa Festival III edizione
I primi cinque appuntamenti sono stati di grande qualità e sono stati premiati dal pubblico che ha sempre affollato le sale dove i concerti si sono svolti. L’apertura il sei aprile con il pianista Genny Basso, che ha entusiasmato il pubblico in una Casa Cimarosa mai vista cosi piena di persone. Poi il Premio Internazionale Cimarosa ideato dal Maestro Piero Viti, con Eugenio Bennato e Federico Salvatore a farla da mattatori, e con presenze significative come quella del celebre baritono Bruno Praticò, astro della lirica mondiale, o del Conservatorio San Pietro a Majella, che hanno portato il pienone al Cimarosa. E poi ancora il concerto lirico con il tenore Josè Concepcion e il baritono Andrea Carnevale accompagnati dal Maestro Dellisanti, che hanno regalato pagine immortali del repertorio lirico, omaggiando anche Cimarosa. Ed anche la chiesa della Madonna di Casaluce era affollata per l’esecuzione dello Stabat Mater di Pergolesi (non è mancato anche l’omaggio a Jommelli, uno dei massimi autori di musica sacra nel Settecento) che ha ripreso una tradizione aversana, interrotta da oltre vent’anni, di eseguire questa pagina musicale l’ottavo venerdì dell’Addolorata. Molto bravi il grande coro dell’Exultate di Napoli con il Fanzago Baroque Ensemble e Luigi del Prete all’organo, tutti diretti con maestria da Davide Troìa. L’ultimo concerto di questa prima fase del Festival è stato lunedì sempre a casa Cimarosa, ed ha visto protagonista il pianista compositore e poeta Luigi Marzano rendere omaggio ai grandi compositori contemporanei, accompagnato ai violini da Francesca Masucci e Alfredo Tescione, alla viola da Eleonora Ciervo e al violoncello da Pasquale Termini. “Grande soddisfazione- dichiara Giuseppe Lettieri direttore artistico dello Jommelli Cimarosa Festival- sia per la qualità che per la partecipazione davvero considerevole del pubblico. Quasi mille persone per i primi cinque concerti è un risultato eccellente, direi davvero straordinario. Grazie alla Regione, al Comune, a chi nella precedente amministrazione De Cristofaro ha voluto fortemente il restauro di Casa Cimarosa, ha creduto in me, e mi riferisco in particolar modo all’ex assessore Alfonso Oliva, e a chi mi ha rinnovato la fiducia, vale a dire il Commissario Prefettizio Michele Lastella. Il Festival è ancora lungo. Riprendiamo già il 24 Aprile a Casa Cimarosa con uno spettacolo concerto straordinario di Ivan Dalia e Luca De Lorenzo. E si Casa Cimarosa, sarà la sede principale di molti degli appuntamenti del Festival. Chiusa e abbandonata per quarant’anni era un simbolo di vergogna. Oggi rappresenta un simbolo di rinascita. Per questo pur non essendo impegnato in politica, chiedo a quelli che saranno i futuri amministratori della città di preservare questo gioiello. Casa Cimarosa oggi è la casa della Musica, quella con la M maiuscola, della cultura, della storia, della testimonianza. Si può renderla sempre più un punto di riferimento. Vi assicuro che a livello regionale già lo è! Ora puntiamo ad andare oltre! Non trasformiamola in altro!”