Bolletta della luce, meglio tariffa monoraria o bioraria?

La fine del mercato tutelato dell’energia è prevista per il primo di luglio del 2020, quando tutti i clienti dovranno obbligatoriamente passare al regime di libero mercato.

Chi farà questo passaggio, per la prima volta si troverà a dover scegliere quale operatore e quale offerta adottare per i consumi elettrici della propria abitazione. Elemento che bisognerà subito contemplare è quello relativo alla tipologia di tariffa, monoraria oppure bioraria.

Tutti i clienti che si avvalgono del mercato di maggior tutela, che prevede delle tariffe decise dall’Authority per l’energia, hanno accesso solamente a tariffe biorarie.

Col nuovo corso del mercato libero è importante, in prima battuta, conoscere e avere consapevolezza dei propri consumi. Verificare il consumo di energia sulla bolletta di pagamento è fondamentale per operare una scelta consapevole, che possa generare un vantaggio economico, specie sul medio-lungo periodo.

Sulla base dei consumi e di quando questi sono effettuati durante la giornata, è possibile confrontare le varie tariffe offerte dai fornitori, e trovare quella più conveniente e adatta alle proprie esigenze.

Fortemente interessante e competitiva dal punto di vista economico, risulta essere l’offerta luce casa di E.ON Energia, Player energetico attento a fornire soluzioni smart, intelligenti e che si adattano a ogni stile di vita, garantendo un totale rispetto per l’ambiente grazie all’approccio 100% green. Giova ricordare poi, che le soluzioni E.ON prevedono il prezzo bloccato per un anno e zero costi di attivazione, con la possibilità di ottenere un bonus invitando i propri amici ad attivare l’offerta.

Relativamente alle tariffe, partiamo col dire che quella monoraria è la scelta ottimale per chi ha dei consumi costanti per tutto il periodo dell’anno, e prevede una tariffa che solitamente si colloca nel mezzo tra la fascia bassa e quella alta della bioraria.

Di conseguenza, è evidente che si avrà un risparmio maggiore con la monoraria, nel caso in cui la quota principale dei consumi è fatta durante le ore centrali della giornata, dove invece sono applicate le tariffe più alte sul versante biorario.

La bioraria, invece, è ideale per i chi trascorre fuori di casa la maggior parte delle ore centrali della giornata, con la maggior parte dei consumi elettrici che avviene nelle ore serali, oppure durante i weekend e i festivi.

Entrando nel dettaglio di questa opzione tariffaria, la fascia alta, chiamata anche F1 o di punta, è quella più costosa e va dalle 8 alle 19, mentre la fascia bassa, chiamata anche F3 o fuori punta, è la più economica e va dalle 19 alle 8 del mattino, con i giorni di sabato, domenica e festivi in cui la tariffa viene estesa a tutto il giorno.

Può essere anche prevista un’ulteriore fascia F2 intermedia che comprende il sabato dalle 7 alle 23 e dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 8 del mattino e dalle 19 alle 23.

In definitiva, il consiglio è quindi quello di operare un ragionamento sul proprio stile di vita e abitudini casalinghe, solo in questo modo si può avere la certezza di stare scegliendo l’impostazione tariffaria effettivamente più congeniale e conveniente dal punto di vista economico.

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Redazione

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