Comunali Casaluce, Menale nella lista di Idee in Comune
“In questo momento storico, credo sia importante impegnarsi per cambiare le cose puntando su un rinnovamento, vero e non solo proclamato, della classe amministrativa, del modus operandi politico e dei protagonisti della politica stessa”. Ad affermarlo è Nicola Menale, nato e cresciuto a Casaluce in una famiglia operante nel settore dei detersivi ed attualmente dipendente statale nella Pubblica Istruzione a Roma. Il 35enne ha scelto di entrare a far parte della lista “Idee in comune”, guidata dal candidato sindaco Pasquale Bruno, in relazione alle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio.
“La mia decisione – afferma – è scaturita da un incontro con un gruppo di amici e concittadini che hanno palesato la loro volontà di essere attivamente partecipi, col fine di dire la loro opinione e sviluppare l’azione per rinnovare il paese. Non risulta difficile constatare che gli spazi di espressione per tutti i cittadini e, specialmente, per i giovani siano molto limitati. Ciò deriva non solo dal disinteresse degli stessi rispetto alla gestione della cosa pubblica, ma anche perchè molti politici sono portati a considerare la gente sempre meno cittadini e sempre più sudditi da asservire al loro volere cinico e bramoso – attacca il casalucese -. Credo che i cittadini, e in particolare le giovani generazioni, siano sfiduciate e prive di stimoli poiché, troppe volte, la loro aspettativa di contribuire al cambiamento è stata tradita e le loro speranze hanno dovuto cedere il passo alle illusioni. Chiedo solo a tutti quelli che ci conoscono o vorranno conoscerci, di capire se è arrivato il momento di cambiare sul serio il modo di fare politica ed amministrare il bene comune di Casaluce. Noi vi ridaremo il vostro paese indietro, sarete voi a governare e decidere – dice -. Grazie ad una politica partecipativa, base del nostro programma elettorale, sarete voi a scegliere tutto ciò che riterrete più giusto per il miglioramento della nostra realtà. Concepisco l’esperienza politica come servizio. Voglio impegnarmi e credo fermamente nel concetto ‘giovani in politica’, non solo come cartello elettorale, ma per le idee che possiamo portare nelle istituzioni. Può sembrare il discorso di un giovane sognatore, ma io ci credo fino in fondo e la voglia di fare non manca. La politica nasce per risolvere problemi e non per crearne nuovi; significa infondere fiducia, non rabbia; è avere coraggio e non paura di cambiare. Fare politica significa ascoltare prima di parlare. La mia stima verso Pasquale è tanta – conclude -, sono certo che avremo modo di proseguire questo felice rapporto professionale per molte altre occasioni”.