Sindacato militare, appello di Foti ai Capi di Stato Maggiore
Si è chiuso lo scorso 13 marzo, per il presidente del sindacato militare “Libera Rappresentanza dei militari”, Girolamo Foti, un capitolo tortuoso durato circa 4 anni. L’ex delegato cocer è stato, infatti, assolto perchè “il fatto non costituisce reato” dal tribunale di Napoli per la presunta accusa di diffamazione nei confronti dei suoi superiori e dell’intera scala gerarchica dell’esercito. Foti ha espresso il suo parere al riguardo in una incisiva lettera declamata al meeting “La svolta dei diritti sindacali dei militari”, che si è tenuto sabato 30 marzo, presso l’auditorium del museo della Guerra in Nola.
LA LETTERA – “Queste mie parole sono artiglieria. I vostri interventi mi hanno profondamente preoccupato. Mi hanno fatto riflettere, soprattutto sui diversi aspetti delle persone. Sento il dovere morale come presidente del sindacato Libera Rappresentanza dei Militari e come lavoratore con le stellette, di prendere le distanze dai vostri interventi fuori dal tempo. Le vostre parole sui diritti sindacali non ci appartengono e lo dimostreremo in tutte le realtà sindacali. Il nostro sindacato è libero e distante dall’amministrazione. Siete apparsi a mio parere, timidi e distanti dall’idea del sindacato militare. Nessun sindacato mette in discussione la funzionalità operativa del corpo militare. Ognuno ha il proprio ruolo. Abituatevi al cambiamento. Abituatevi a pensare che tantissime cittadine e città con lavoratori militari non la pensano come voi. Siamo stanchi si abbassare la guardia ed accettare certe ingiustizie, accettare un sistema obsoleto che non tutela alcun diritto militare. Siamo stanchi di piangere, di far soffrire le nostre famiglie per difenderci dal nulla, di subire senza reagire contro coloro che fanno i forti contro i deboli e i deboli contro i forti. Adesso non abbiamo più voglia di brillare ma di esplodere. E il nostro sindacato esploderà. Noi stiamo scrivendo la storia dei militari”.