Un quadro del Venerabile Cardinale François Xavier Nguyen Van Thuan a Castellammare di Stabia
In occasione delle celebrazioni per il 91^ anniversario della nascita in Vietnam del Cardinale François Xavier Nguyen Van Thuan, (Huè -Vietnam 17 aprile 1928 – Roma 16 settembre 2002) è stato intronizzato un quadro con la foto del porporato.
Dopo l’omelia il Parroco Don Gennaro Giordano ha dato la parola al Gr. Uff. Rodolfo Armenio, collaboratore della Postulazione, che tra altro ha detto:
“Impadronitisi di Saigon, i comunisti accusarono Mons Van Thuran d´essere parte di un «complotto tra il Vaticano e gli imperialisti». Il 15 agosto 1975, festa dell’Assunta, lo arrestarono. Aveva solo la tonaca e il rosario in tasca. Visse in prigione per tredici anni, senza giudizio né sentenza. Poi il lungo isolamento, durato nove anni. C’erano due guardie solo per lui. In carcere non poté portare con sé la Bibbia. Allora raccolse tutti i pezzetti di carta che trovava e compose un minuscolo libro sul quale trascrisse più di 300 frasi del Vangelo che ricordava a memoria. Celebrava messa ogni giorno con il palmo della mano a far da calice, con tre gocce di vino e una goccia d’acqua. Il vino se l´era procurato così. Appena arrestato gli avevano permesso di scrivere una lettera per chiedere ai parenti le cose più necessarie. Domandò allora un po’ di medicina per digerire. I familiari compresero il significato vero della richiesta e gli mandarono una bottiglietta con il vino della messa e con l’etichetta: «medicina contro il mal di stomaco”.
Non rinnegò mai Cristo e rimase sempre in unione con Roma e la cattedra di Pietro e il suo Successore.
Fu liberato il 21 novembre 1988. Lasciò la sua Patria non liberamente per Roma. Nel 1998 Papa Giovanni Paolo II lo nominò presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Mori il 16 settembre 2002. Dal 6 giugno 2012 le sue spoglie mortali sono state traslate, con solenne cerimonia presieduta dal Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presso la diaconia di Santa Maria della Scala, di cui era stato titolare.
Prima della benedizione il Parroco la letto la lettera inviata da S.Em. il Cardinale Turkson inviata per l’occasione, mentre il canto finale si diffondeva i fedeli baciavano la reliquia ex indumentis.