Aversa. Caso marche da bollo false, Palmiero: “No al linciaggio mediatico”
“Rispetto della dignità degli avvocati. Con l’ultimo articolo datato 22 maggio 2019, pubblicato sulla testata on-line di Caserta, è stato ulteriormente vilipesa una intera categoria professionale, sulla scorta di un avviso di garanzia, di 101 avvocati nei cui confronti sono in corso indagini per il presunto utilizzo, nei processi in cui sono costituiti, di marche da bollo clonate”. E’ quanto denuncia l’avv. Carlo Maria Palmiero, per il Direttivo della Camera Civile di Aversa.
“Ferma la fiducia nell’azione della Magistratura, anche per acclarare se gli avvocati sono vittime e non artefici di tali fatti (è impensabile che per risparmiare € 27,00 –tale la media delle marche incriminate- a fronte delle migliaia che ognuno spende ogni mese, integerrimi ed incensurati professionisti si prestino a simili scorrettezze), la Camera Civile di Aversa, istituita tra gli iscritti al Consiglio dell’Ordine Forense di Napoli Nord, aderente all’Unione Nazionale delle Camere Civili, riconosciuta dal Consiglio Nazionale Forense fra le Associazioni forensi maggiormente rappresentative sul piano nazionale, esprime la propria solidarietà e vicinanza ai colleghi esposti alla gogna da chi confonde il, pur legittimo, diritto di cronaca coinvolgendo, in modo generale e sensazionalistico, l’intera categoria professionale. Gratuite e irrispettose, invero, appaiono le illazioni secondo cui gli avvocati addirittura conoscerebbero le “stamperie di marche false”, senza considerare che -fino a prima dell’inchiesta – erano, in genere, i clienti a portare (anche in ragione del relativo costo) i bolli agli avvocati, ignari anche della necessità di tracciarli a futura memoria. Auspicando che il diritto di cronaca e la libertà di stampa, costituzionalmente garantiti, siano esercitati nel rispetto dei fatti, della evoluzione delle indagini e della presunzione, fino a sentenza passata in giudicato, di innocenza degli indagati, cui va assicurato il diritto di replica, di contestazione e difesa, la Camera Civile: censura le esasperazioni giornalistiche volte a colpire persone non ancora giudicate; invita a placare i toni e dichiara la propria disponibilità a tenere un confronto pubblico sui limiti ed i confini tra la libertà di stampa e la tutela degli indagati”.