Campo rom a ridosso di Castel Volturno, FN: “Non siamo la discarica d’Italia”

“Questa mattina il campo rom di Giugliano è stato definitivamente sgomberato. Una buona notizia, anzi un’ottima notizia. Questa mattina 400 (forse anche più) rom si sono stanziati nel territorio di Castel Voltuno. Pessima notizia. Innanzitutto evidenzia come ancora una volta le cose vengano fatte senza un minimo di ragionamento, che i poteri e le istituzioni competenti non sanno nemmeno loro cosa stanno facendo, sprovvisti di soluzioni definitive e visione d’insieme.

Sgomberare un campo rom e vederne nascere un altro nel giro della stessa mattinata è qualcosa di tristemente ridicolo. Non prevedere uno scenario simile è da schiaffi in faccia senza conto e fine, soprattutto se si tiene conto del fatto che si è lasciato che il problema finisse sulle spalle di Castel Volturno, cioè a Castel Volturno! Solo il campo rom mancava all’appello delle piaghe sociali che affliggono il comune castellano, ora siamo al completo.

E’ giusto riportare le parole di Teresa Cantone, candidata alle prossime Elezioni Europee con Forza Nuova ma soprattutto cittadina di Castel Volturno.

“Quel che è avvenuto stamattina è qualcosa di inammissibile, è la prova inconfutabile che le istituzioni hanno perso completamente il contatto con la realtà e i problemi del territorio. Ormai si è deciso che Castel Volturno debba essere la discarica sociale d’Italia, fregandosene del fatto che si sta alimentando una bomba sul punto di esplodere. Come cittadina di Castel Volturno so benissimo di cosa sto parlando. Si può dire lo stesso di chi occupa posti di governo? Disoccupazione, malaffare politico, criminalità, camorra, assenza dello stato sul territorio, flusso incontrollato di clandestini, florido vivaio di manovalanza e di vittime per la Mafia nigeriana, esempio lampante di decenni di fallimentari politiche sull’immigrazione, tutto questo non era abbastanza. Ora ci hanno regalato anche la convivenza con un campo rom di 400 individui. Come può una città come Castel Volturno farsi carico anche di questo. Chi controllerà che le cose non precipitino? Gli stessi che latitano da anni? Gli stessi che ci hanno preso in giro parlando di misure straordinarie mentre oggi ancora aspettiamo il contentino di 200 militari che si sono persi lungo il cammino per raggiungere questa città dimenticata? Siamo cittadini italiani anche noi e vogliamo delle garanzie, delle risposte. Vogliamo una vita tranquilla come tutti e rispetto per la nostra terra. Non siamo una discarica dove spostare tutti i problemi sociali, abbiamo la nostra dignità e il sacrosanto diritto di vivere in pace!”.

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Redazione

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