Cinema, progetto aversano premiato a Venezia

MindFool Studio è una casa di produzione video, nata ad Aversa e costituita da un gruppo di giovani artisti guidati dall’obiettivo di trasportare le emozioni nel mezzo audiovisivo. Lo studio nasce dall’esigenza di mettere insieme diverse tipologie artistiche – che convergono e cooperano – nel linguaggio cinematografico. Il regista, il tecnico del suono, gli scenografi, gli scrittori, gli attori e la make-up artist, collaborano felicemente nella realizzazione di ogni progetto video: l’obiettivo più alto al quale si punta è quello di costruire opere fruibili da ogni target di pubblico.

Il 24 Aprile 2019, dopo un anno di duro lavoro insieme, Mindfool Studio ha ottenuto il suo primo riconoscimento: il primo premio ad “Artefici del nostro tempo”, premio instituito dalla Biennale di Venezia, organizzato dal comune de La Serenissima. Nel museo internazionale d’arte moderna di Ca’Pesaro è stato esposto il progetto vincitore: lo short video “Aversa FS”, primo classificato nella categoria di Poesia visiva, girata completamente nella stazione nostrana.

Video nato da una poesia tratta dalla seconda opera poetica di Giovanni Vanacore intitolata “La fine dell’era dei fiori” (Spring Edizioni – 2019); regia di Alessandro Durso, musica originale di Alfredo Domiziano e recitazione di Giovanni Vanacore.

I ragazzi sono stati premiati dal Sindaco di Venezia e dal musicista Red Canzian, giudice della giuria, che ha riconosciuto la qualità del progetto, affermando di essersi battuto per la sua vittoria. La Giuria, composta da Red Canzian, Gabriella Belli, Marcella Beccaria, ha detto questo circa il progetto: «Un lavoro che manifesta un profondo messaggio poetico calibrato attraverso un testo connotato da un’originale scelta lessicale. […] La scelta di utilizzare il video quale inedito per una poesia visiva è apprezzabile, anche perché l’artista ha saputo piegare tale mezzo tecnologico alle proprie esigenze poetiche, rendendolo strumento atto a veicolare la propria voce nella sua migliore valenza espressiva.»

Questo per i ragazzi ha rappresentato l’inizio di un’avventura pazzesca, spronandoli ancora di più a dedicarsi interamente al loro cammino, fatto di creatività, emozioni, passione e infine da duro lavoro, con sullo sfondo tanta voglia di mettersi in gioco e di arricchire il panorama dell’arte tutta e, in particolare, quella audiovisiva.

A metà maggio le opere vincitrici saranno esposte al Padiglione Venezia della biennale e saranno visionabili da tutti i visitatori.

Redazione

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