Comunali Aversa, il documento delle liste a sostegno di Gianluca Golia: “La sinistra in passerella”

Un sedicente “pezzo della società civile” che indossa i panni di una sinistra sedicente elitaria, realmente trasformista e “sanitaria”, pasciuta fantasma sfigurata dal tempo, invita a sostenere il candidato del PD Alfonso Golia e chiede di “voltare pagina” e di affidare la responsabilità del governo della città ad una nuova classe dirigente, per evitare, così, con inconsapevole umorismo dichiara, di consegnare la città ai “medesimi personaggi” di sempre.

Questi signori, con il loro appello, che si rifà a tristi mitologie movimentistiche dure a morire, hanno, evidentemente, perso il contatto con la realtà e, a forza di parlarsi fra di loro, non sanno nemmeno più in che città vivono.

Questi signori hanno dimenticato, o fingono di dimenticare, che uno dei loro più autorevoli candidati, elevato e santificato addirittura a “padre nobile del PD”, è il più longevo politico cittadino che ha collezionato un numero straordinario di militanze politiche in tutti i partiti e gli schieramenti degli ultimi quaranta anni.

Questi signori hanno dimenticato, o fingono di dimenticare, che uno dei candidati sindaci, Peppe Stabile, è stato nel non lontano 2007 il “loro” candidato sindaco, scelto, peraltro, alle “loro” elezioni primarie dal “loro” popolo della sinistra.

Questi signori dimenticano, o fingono di dimenticare, che altri autorevoli loro militanti, delusi da una sinistra che vive in un revival iconografico che non conosce l’esercizio del dubbio, se ne sono allontanati ed hanno scelto coalizioni diverse da quella che loro sostengono.

Questi signori dimenticano, o fingono di dimenticare, che la sfrenata cementificazione della Città si è consumata per mano di una sinistra che ha rilasciato il maggior numero di permessi per costruire, firmandone, in una occasione ed in una sola notte, un numero che, per consistenza, è passato alla storia di questa città.

Questi signori dimenticano, o fingono di dimenticare, che il candidato sindaco per il quale invocano sostegno, e dal quale si aspettano “grazie e miracoli”, ha fino all’ultimo tentato in tutti i modi di stringere alleanze proprio con quelle coalizioni dalle quali ora si cerca di prendere le distanze.

Questi signori dimenticano, o fingono di dimenticare, che, per assicurarsene il sostegno, molti esponenti e candidati da loro ora sostenuti sono stati mandati a svernare nelle istituzioni o in strutture di partito o regionali, in nome degli idoli prevalenti nelle loro tribù.

Più che davanti ai volti freschi della sinistra, insomma, il melenso appello dei sedicenti ottimati propone alla nostra città la faccia nuova della vecchia sinistra in versione light: un incrocio ecumenico tra il moralistico, il mediatico ed un inconsapevole ludico, che ora, evidentemente, teme di affogare nelle proprie lacrime di disperazione.

LEGA AVERSA

FORZA AVERSA

NOI AVERSANI

AVERSA A TESTA ALTA

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Redazione

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