Comunali Casaluce, Cutillo a Pagano e Tatone: “Non continuate ad offendere l’intelligenza dei casalucesi”

“Ora dobbiamo solo pensare al nostro futuro, e non dare corda agli avversari i quali, poiché hanno comizi privi di contenuto sul futuro e soprattutto sul passato casalucese, perdono tempo, inutilmente, a screditare la vita personale, provocandoci ed istigandoci a perdere altrettanto tempo su di loro. Ma io non voglio cadere nella loro trappola! Perché io i contenuti li ho da esporvi e quindi la mia risposta è l’indifferenza. Punto e a capo. Io credo che quello che racconto su Casaluce venga ascoltato da tante persone perchè siamo ormai stanchi delle solite promesse fatte e del degrado civile ed urbano nel quale viviamo in particolare nel rione Casalnuovo, pur avendo due locali che fanno parte dell’attuale amministrazione. E non accetto che continuino a prenderci in giro avviando qualche lavoretto solo 10 giorni prima delle elezioni. Per favore non potere continuare ad offendere l’intelligenza dei Casalucesi!”. E’ la replica secca del prof. Antonio Cutllo, candidato sindaco di Uniti per Cambiare, nei confronti di Rany Pagano ed Antonio Tatone durante il pubblico comizio di ieri sera tenutosi nel rione Casalnuovo.

Vi ricordo che nel vostro comizio non avete risposto a nessuna delle mie domande poste anche se questo era prevedibile. Non avete dato spiegazioni sulle tasse alte che paghiamo, sulla spazzatura che aumenta annualmente, sui lavori ripetuti più volte e sempre dalle stesse ditte, sulle spese legali pagate a dismisura, sulla pagliacciata pista ciclabile che avete realizzato, sui continui ed inutili interventi a Piazza Falcone, sui 50.000 euro spesi per interventi fatti a Piazza Castello senza benefici per nessuno, sui stipendi extra pagati a funzionari di comodo, ecc., ecc., ecc. In ultimo, il grande problema: la fogna al Corso Vittorio Emanuele! Non avete risposto sul perché avete anticipato l’intero pagamento alla ditta esecutrice con i fondi Comunali pari a 2 milioni di euro? E’ tutto un imbroglio! Preferisco solo dire che è irrispettoso usare i soldi dei casalucesi in questo modo. Ho il diritto di raccontare Casaluce sia da cittadino, sia da candidato a Sindaco. E posso raccontare Casaluce proprio perché in questi dieci anni non mi sono mai mescolato con nessuno di voi. E questo lo affermo con grande orgoglio! Adesso voglio giusto fare un passaggio sulla rinuncia di “Uniti per Cambiare” all’indennità di Sindaco e di assessori in caso di vincita. Dal momento che credo che queste siano le premesse di una buona campagna elettorale…. tutti i candidati, e i loro gruppi, dovrebbero fare loro questa iniziativa! Caro collega Tatone (che da oggi ti ribattezzo con il nome pasticcione), Nazzaro Pagano sostiene che il 27 maggio sarà lui stesso a passarti la fascia tricolore… io lo escludo. Comunque in quel caso, tu e i tuoi assessori, rinuncerete alle indennità per l’intero mandato amministrativo?
Sono sicuro che accetterai la proposta senza esitazione. E se non ti dispiace preferirei avere una tua conferma pubblica nel prossimo comizio elettorale. Parlate spesso di onestà e legalità. Vi ricordo che da settimane è interrotto il servizio dell’albo pretorio online. Chissà per quale motivo? Naturalmente quello che serviva al Pianista sull’oceano, come mi definisce il candidato Sindaco pasticcione, è stato già scaricato da tempo! Non ti permetto di pensare che avere a che fare con me sia come avere a che fare con il gladiatore dormiglione (Pasquale Bruno, ndr). E mi offendo se lo fai. L’iniziativa di interrompere questo servizio è grave per un’amministrazione trasparente, in quanto viene a mancare proprio la trasparenza… uno dei principi fondamentali della Pubblica Amministrazione“.

“Non occorre essere grandi conoscitori di cultura giuridica per comprendere che le istituzioni, tra le quali figura il Comune, devono perseguire l’interesse pubblico che è, per definizione, interesse della collettività, opposto e sovraordinato rispetto a quello dei privati. L’interesse pubblico non lo definisce il Sindaco di turno, ma lo definisce la legge, in particolare il diritto amministrativo. Il diritto amministrativo oggi si muove in un’ottica di partecipazione. Cosa significa? Che la pubblica amministrazione non può agire secondo interessi privati ma deve agire per un interesse di pubblica utilità, altrimenti si incorre in un abuso del diritto stesso, cioè nel richiamo di una norma che viene però applicata per finalità diverse rispetto a quelle per le quali essa era stata concepita: cioè per fini personali o per il beneficio di pochi e non di tutti. Forse vi chiederete le ragioni di questa mia digressione un po’ noiosa e vi chiedo di perdonarmi. Essa, in realtà nasce da una personale riflessione, alla luce dei documenti pubblicati proprio sull’Albo pretorio del Comune di Casaluce , documenti che ruotano tutti intorno ad una parolina magica: PUC! Piano urbanistico comunale Giusto per rinfrescarvi le idee, per la realizzazione del PUC nel 2013/2014 fu dato mandato dall’amministrazione Pagano all’Urbanista Prof. Michelangelo Russo, Direttore del Dipartimento di Architettura di Napoli. Fu sviluppato in fase preliminare e pagato all’incirca 80.000/100.000 euro. Ad un certo punto fu sospeso e non si fece più niente. Chissà per quale motivo? Allora propongo a Tatone di spiegarci il motivo di questo spreco di soldi. Magari lo può fare domani durante il comizio. Preciso che ultimamente è stato commissionato ad altri tecnici. Comunque questa è una cosa delicata e ne discuteremo quando lo dovranno presentare ai cittadini!!! Ma vi garantisco che siamo distanti anni luce”.

Vi invito a fare ciò che io, legittimamente, da cittadino, ho fatto, cioè addentrarmi nei meandri del portale del nostro Comune, soffermandomi con un’attenzione che, indubbiamente, la freneticità della vita non consente a chi realmente lavora. Vi sono nel diritto penale dei reati che si definiscono “progressivi”, in cui vi è l’offesa crescente ad uno stesso bene. Questi reati, diventano tali quando ci sono una serie di condotte, tutte finalizzate alla realizzazione di un medesimo scopo… illecito. Ebbene, proprio traendo spunto da queste semplici letture, intendo compiacermi con quanti, facendo della politica la propria attività professionale (perché sicuramente sapete che ci sono persone che ci amministrano che fino a 10 anni fa non avevano lavoro, mentre io ahimè, da pseudo-professore e musicista, mi recavo quotidianamente a scuola, una scuola pubblica!), questi signori sono riusciti, con scrupolosità, a tessere una Ragnatela proprio “a formazione progressiva”. Peccato, tuttavia, che essa converga sempre sugli stessi nomi che, inopinatamente, hanno pensato di fare di Casaluce il loro piccolo feudo. Già, proprio un feudo, termine che per etimologia significa “possesso”, un possedimento, una terra che disegnata a macchia di leopardo dovrà garantire ai soliti noti imprenditori casalucesi, i parvenu, posizioni economicamente blindate per se stessi ed i propri discendenti. Questo obiettivo è più forte di ogni altra etica, esso si ribella ad ogni legge ed è tale da indurre a concludere compromessi, preliminari e non importa se per uno stesso bene ci sono più contraenti. Bisogna piegarsi, stare alle condizioni o in alternativa: “Se non ti sta bene, seminate sui vostri terreni agricoli pesche e pomodori, perché agricoli resteranno!”… e chissà quanti di voi si sono sentiti ripetere questa frase! Permettetemi di darvi un consiglio: seminate effettivamente pesche e pomodori perché essi vi daranno un onesto guadagno. Seminate nel solco del buon senso! Qualcuno ha scritto che “il sonno della ragione genera mostri” ed io aggiungerei che esso genera anche uomini temerari, sprezzanti della legge, dei concittadini e di quanti non aderiscono ad un preciso “programma”. Cari amici, le varie delibere di cui ho preso visione sono il frutto di un puntuale e progressivo disegno che tende alla manipolazione del PUC attraverso il d.p.r. 160/2010 ‘Regolamento Per La Semplificazione Ed Il Riordino Della Disciplina Sullo Sportello Unico Delle Attivita’ Produttive’. Forse i nostri amministratori hanno confuso la ratio della normativa che, da “moltiplicatore di efficienza per la pubblica amministrazione” come definito dalla giurisprudenza, si è trasformata nelle loro mani in un “moltiplicatore di profitti”. E così sono spuntate qua e là attività, secondo quanto dichiarato, qualificate “di interesse pubblico” su terreni agricoli che, debitamente riconvertiti nella loro destinazione d’uso, avrebbero dovuto garantire nuovi posti di lavoro. Quanti di voi qui presenti possono onestamente affermare di aver tratto tali benefici dalle presunte attività produttive avviate? Esse delineano semplicemente il futuro PUC con contorni frastagliati, un PUC che è lontano anni luce – come abbiamo sottolineato nel nostro programma – dall’essere strumento della proprietà privata con criteri che siano coerenti con l’assetto del territorio. In questa catena di montaggio, in cui i nomi dei destinatari si ripetono in modo continuo, è addirittura sfuggito, per esempio, che le attività destinate al recupero al trattamento di rifiuti, o alla realizzazione di officine meccaniche richiedono, tra l’altro, il rispetto della normativa ambientale, nonché la presentazione di una Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Ma che importa ….. tanto i Casalucesi non godono di questa intelligenza, non meritano trasparenza! E proprio come in una gerarchia feudale, più si discendono i gradi della piramide, più il popolo diventa, agli occhi dei nostri amministratori, ignorante, gretto e bifolco. “Stiamo senza pensieri” – essi si sono detti – perché anche colui il quale oggi si candida a sindaco e avrebbe dovuto vigilare in quanto membro dell’opposizione per rappresentare gli interessi dei casalucesi, era assente. Pasquale Bruno, detto il Gladiatore, continuare a dormire. Si, avete sentito bene, la corsa all’oro – pardon alla terra – dei nostri amministratori non ha mai trovato ostacoli nell’attuale candidato, aspirante Sindaco, Pasquale Bruno, al quale dobbiamo però riconoscere una coerenza: quella di aver sistematicamente, per anni, disertato le sedute del Consiglio comunale quando voi, ignari ed ingenui concittadini, immaginavate che il vostro voto fosse stato ben speso e la fiducia ben riposta! Ma è arrivato il tempo del raccolto che sarà copioso per chi ha ben seminato. Pinocchio, attraverso la penna di Collodi, metafora delle brutture e delle debolezze umane, pensò, da stupido burattino, su suggerimento del gatto e della volpe, di sotterrare i suoi zecchini d’oro nel Campo dei Miracoli per poi trovarne col tempo una pianta inesauribile. Purtroppo la favola ci insegna che le cose seguono un corso diverso: la stupidità e l’avidità di Pinocchio si ritorcono contro di lui. Pinocchio è consapevole di essere un burattino: una testa di legno tra tante teste di legno che rischiano di bruciare. Noi non vogliamo essere dei burattini e non vogliamo bruciare… ecco perché vi chiediamo il vostro appoggio il 26 maggio. Mi auguro che questo mio intervento sia arrivata bene a tutti e invito tutti alla massima riflessione. Noi siamo amici di tutti, siamo per il rispetto della legge ma principalmente del nostro territorio. Il 26 maggio fate una scelta giusta, votate Uniti per Cambiare“.

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