“Quando il fatto reato viene scoperto, il danno per l’intera comunità, per l’intera società civile, è già compiuto. L’affare, da quel momento in avanti, riguarda soprattutto la magistratura. È fondamentale, in tal senso, comprendere il profondo significato del principio di sussidiarietà, ossia il principio secondo cui il diritto penale è extrema ratio, tutela, quindi, di una lesione o messa in pericolo di un bene giuridico che altrimenti non verrebbe tutelato in alcun modo; il ricorso al diritto penale, dunque, si realizza nel momento in cui risulta essere necessario, altrimenti è assolutamente ingiustificato”. Lo dichiara Nicola del Piano, candidato consigliere comunale col M5S a sostegno di Roberto Romano sindaco.
“Va da sé che l’opera moralizzatrice della magistratura, seppur necessaria, lascia il tempo che trova. Ben vengano le parole del Presidente dell’Anm Davigo sulla necessità che ‘i politici per bene non siedano vicino ai corrotti’. Ben vengano le tante dichiarazioni della magistratura sulla necessità di una pulizia della società civile, ma esse hanno un potere, purtroppo, assai limitato. E non può essere diversamente. Il lavoro dei magistrati ed il potere giurisdizionale in generale è necessariamente quello dell’applicazione delle leggi. Pretendere, pertanto, da questi servitori dello Stato un’opera quasi salvifica dell’intera comunità è sbagliato oltre che totalmente illusorio, soprattutto quando, attraverso questa opera salvifica, si vuole plasmare la classe politica che è altro e diverso potere dello Stato. Quello che, invece, può davvero cambiare un Paese, una comunità, una società civile, la stessa Città di Aversa, in vista delle prossime amministrative di domenica, è la ferma convinzione culturale che la Politica deve essere fatta nell’esclusivo interesse generale, nel perseguimento dei valori che hanno segnato la storia della democrazia e del nostro Paese. La storia e la politica del Movimento 5 Stelle, a livello nazionale e locale, va proprio in questa direzione con, da ultimo, il ddl sul voto di scambio politico mafioso con l’inasprimento delle pene per il detto reato che potranno arrivare a quindici anni di carcere. È, dunque, fondamentale che il cittadino aversano, nel segreto della cabina elettorale, consideri fortemente la gravità e la responsabilità del proprio voto, scegliendo i propri rappresentanti politici, senza compromessi e per il solo scopo del bene comune. Il Politico, dal canto suo, deve essere autorevole, con la consapevolezza che il proprio compito è un compito pubblico. Per quel che mi riguarda, sogno con forza per Aversa una classe politica a testa alta, senza ombre, che cammini oltre tutto e tutti, andando aldilà delle lezioni di altri, e che sia, al contrario, di esempio per l’intera comunità. Sogno una classe politica onesta, che persegua ogni giorno la strada della legalità, con l’assunzione della responsabilità di agire sempre con onestà e trasparenza. Sogno una classe politica che non abbia bisogno delle lezioni della magistratura o di qualsiasi parte della società civile che, per il loro carattere necessariamente tardivo, lasciano, purtroppo, il tempo che trovano, laddove i fatti compiuti hanno già generato irrimediabili ‘danni civili e sociali’”.