Frosinone. FN denuncia ancora disagi alla stazione ferroviaria
Non si arresta l’ondata di violenza che sta colpendo lo scalo della stazione ferroviaria di Frosinone (zona Piazzale Kambo), che in pochi giorni ha visto aggressioni di qualsiasi genere e panico generale tra i pendolari -oltre che per i cittadini- che non si sentono più sicuri nella propria città.
Marco Tuccillo (segretario nuclei ciociari di Forza Nuova) commenta al riguardo: “Partitelli vari di destra e reazionari (amici dei populisti improduttivi) dell’ultima ora cianciano di sicurezza e mobilitazioni per quanto riguarda la zona della stazione ferroviaria, oramai preda di violenza, degrado e spaccio di sostanze stupefacenti. Tali soggetti politici, però, non sanno che i primi a scendere in strada per denunciare tale fenomeno siamo stati noi di Forza Nuova Frosinone e più volte, come dimostrato ampiamente nel sit-in “barricate popolari” (tenutosi nel luogo incriminato, Piazzale Kambo) e in quello di sabato 18 in Piazza Cervini. Purtroppo le denunce preventive di FN hanno subito il solito scherno dei più (dalla politica locale) che hanno garantito che non ci fosse bisogno di “alzare il livello d’allarme” e far “preoccupare la popolazione”. A quanto pare la realtà dei fatti ci da ancora una volta ragione, cosa a cui siamo abituati oltretutto. La soluzione al problema non sta nel dispiegamento continuo delle forze dell’ordine (necessario solo a tamponare tale problematica) bensì nell’avviare una seriosa politica di rimpatri, visto che la gran parte dei protagonisti di tali crimini sono proprio gli extracomunitari; oltre a tutto ciò, garantire maggiore sicurezza nei luoghi altamente frequentati -come la stazione- un personale di sicurezza qualificato e preparato che possa fungere da argine a qualsiasi malintenzionato. Auspichiamo che le cose cambino radicalmente nella zona della stazione ferroviaria, in caso contrario, scenderemo nuovamente nelle strade per dimostrare cosa significa lottare per la sicurezza e la giustizia sociale, fattori che vengono sempre meno nella nostra nazione.”