AMBC Mondragone: “Qual è il mare più bello della Campania?”

“E’ stata presentata il 12 Giugno scorso ed ha suscitato una certa eco la guida “Il mare più bello” (edita dal Touring Club Italiano), promossa anche da Legambiente, giunta alla 19ma edizione, che premia sedici comprensori con le cinque vele. Quest’anno c’è un nuovo simbolo per i 32 Comuni che hanno adottato misure per ridurre la plastica monouso, anticipando la direttiva europea che sarà in vigore nel 2021. In vetta alla classifica generale c’è il comprensorio del Cilento Antico, che raggruppa i comuni di Pollica, Castellabate, San Mauro Cilento e Montecorice, in provincia di Salerno. Leggendo la guida e, soprattutto, visitando la splendida terra del compianto Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore, non si può non rimanere colpiti da ciò che hanno saputo fare e da come governano (e amano) il loro territorio. Ma cosa possono insegnarci i risultati di questa guida?”. E’ la riflessione dell’AMBC – Associazione Mondragone Bene Comune.

“Possono indicarci almeno 3 cose. La prima è che conta sempre più il comprensorio, un territorio allargato, ovvero un sistema territoriale inteso come soggetto unico. Il turista ormai ama muoversi, dormire in un agriturismo, andare al mare in una località non lontana, visitare un museo o una mostra anche a qualche decina di chilometri e cenare in un borgo caratteristico (per esempio). Un’azione di governo integrata che metta insieme l’intera costa domiziana e che crei il rapporto tra la costa e l’entroterra rappresenta il punto di partenza per lo sviluppo sostenibile di questo territorio. Quindi, continuare a pensare ancora a politiche di sviluppo su base comunale (ammesso che ci siano …) e a promuovere singole realtà significa attardarsi in un campanilismo sterile. Significa continuare ad ospitare un turismo “mordi e fuggi”, che non fa sistema, che si ferma alla spiaggia e ad un mare più o meno balneabile. E, a tal proposito: che fine ha fatto il Distretto Turistico-Alberghiero del Litorale Domizio? La seconda lezione riguarda l’ambiente e il territorio. Politiche ambientali serie ed incisive (aree protette, assenze di abusi, rispetto della natura, pulizia e decoro ecc.) pagano sempre di più e sono sempre di più quegli elementi che condizionano la scelta per la propria vacanza. La terza è il sistema dei servizi, la gestione dei servizi sia pubblici che privati. Se funzionano i servizi pubblici, se la città, i paesi, l’intero comprensorio sono ben amministrati nei servizi essenziali ed hanno buoni servizi privati e di ospitalità riescono ad attrarre e a fare sviluppo. Ma di tutto questo dove si può discutere e, soprattutto, dove si può progettare una nuova e diversa “stagione del turismo domiziano”? C’era una volta il Centro Servizi Turistici che doveva- grazie a tanti soldi pubblici-essere allocato nella porzione di palazzo comprato dagli eredi Tarcagnota. Ma di quel CST, nonostante gli accorati appelli e le denunce dell’AMBC, si è persa per ora ogni traccia. Continuiamo a non capire per quale motivo un progetto significativo sia stato abbandonato e continui a non essere illegittimamente attuato. A noi sembra un imperdonabile gravissimo errore”.

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Redazione

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