Ballottaggio Capaccio Paestum, Alfieri: “Insieme per la speranza e il cambiamento”
“Al termine di un’intensa campagna elettorale, desidero ringraziare ancora una volta Capaccio Paestum, Città straordinaria che mi ha accolto con entusiasmo e che, concedendomi al primo turno un consenso fortissimo – ben superiore a quello dei miei avversari – mi ha fatto capire di voler condividere il nostro progetto”. Le parole di Franco Alfieri, candidato sindaco al Comune di Capaccio Paestum, a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale per il ballottaggio del 9 giugno.
“In apertura di campagna, ho parlato delle risorse potenti di questa terra, indiscussa capitale di un territorio vasto e Patrimonio dell’Umanità. Oggi posso dire di aver conosciuto ancor meglio questa eccezionale Comunità che ha voglia di compiere un grande balzo in avanti che sia all’altezza della sua storia e delle sue legittime aspettative. Una Comunità fatta di ragazzi in gamba, di associazioni che si impegnano per gli altri e per il territorio, di imprenditori che, con le loro capacità, hanno fermato e compensato un declino innescato dalla cattiva amministrazione. Persone che tutte le mattine si alzano e vanno a lavorare, sperando in un futuro migliore per i lori figli. Questa Città vuole crescere e andare avanti. A tal fine è stato elaborato un progetto di cambiamento – fatto di interventi ambiziosi, ma anche di piccole cose – del quale mi sono messo al servizio. Intorno al nostro programma si è aggregata un’ampia alleanza di persone, con ben otto liste civiche. Questo, com’era prevedibile, ha portato alla reazione delle vecchie élite, che si sono andate riaggregando, un passo alla volta, contro la nostra idea di futuro. E più la nostra proposta cresceva e diventava forte, più hanno cominciato a reagire scompostamente. Fino a quando, dopo lo straordinario consenso al primo turno, il quadro è divenuto assolutamente chiaro: da questa parte, chi crede nella forza di Capaccio Paestum e vuole lavorare duro per il suo sviluppo; dall’altra parte, chi giudica impossibile qualsiasi miglioramento, temendo che i nuovi equilibri possano determinare la fine dei “privilegi”. Chiuso nelle mura dell’antica città di Paestum, il mio avversario al ballottaggio si è dimostrato incapace di vedere e capire la nuova Città, quella dell’oggi. Non crede nella forza del territorio e delle persone, non coglie il desiderio di crescita, non vuole assecondare la voglia di fare dei giovani. Nella sua disperata lotta per la conservazione delle cose come stanno, finisce addirittura per negare il diritto alla speranza ai Cittadini che vorrebbe amministrare. Propone, invece, un modello di città datato, fatuo, che si esprime per luoghi comuni. E tutto questo, come ho detto, affinchè nulla cambi. Noi, invece, siamo convinti che gli elettori di Capaccio Paestum sceglieranno la speranza di una città migliore, dove benessere e opportunità siano alla portata soprattutto di coloro che non appartengono alla cerchia dei soliti noti. Una speranza nutrita dalla concretezza che trasforma le cose e guidata da un sindaco che sa fare il sindaco, che sa lavorare duramente e che vuole essere esempio di dedizione alla Comunità che è pronto a servire. Domenica, dunque, si vota. Di qua la speranza e il cambiamento, di là i soliti giochi di potere. Decidere, da questo momento in poi, tocca solo ai Cittadini di Capaccio Paestum”.