Cancellerie e uffici senza personale, caos al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

Sciopero oggi, 28 giugno, dei dipendenti della giustizia, gravissime carenze di personale e nel 2021 ci sarà un vuoto di organico pari al 50 per cento. Ad affermarlo sono i sindacati, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, annunciando lo stop nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dell’amministrazione giudiziaria:

“Il personale in servizio è anziano, demotivato e pagato meno di tutti gli altri lavoratori pubblici. Si sta mettendo a serio rischio l’apertura degli uffici giudiziari”. Lo sciopero è anche per sollecitare un adeguato piano di formazione del personale.

“Da tanti anni – spiega Franco Della Rocca, Segretario Generale Cisl Fp – all’interno Ministero della Giustizia non c’è formazione, ci sono numerose novità nel codice penale che hanno introdotto altrettante procedure nuove, per questo la formazione è indispensabile e necessaria per avere una giustizia giusta e rapida. Molti processi vanno in prescrizione proprio per questo motivo, non c’è personale che lavora alle procedure. Chiediamo quindi anche un piano di assunzione straordinario che possa far fronte a queste necessità. E inoltre, occorre procedere alla stabilizzazione dei precari, lo chiediamo con forza, sono anni che i molti precari della Giustizia non vengono stabilizzati, lavoratori che il più delle volte sono sottopagati e con carichi di lavoro eccessivi”.

Intanto la nota unitaria di Cgil Cisl e Uil provinciale focalizza l’attenzione sulla pubblicazione del DPCM: “Mentre sulle nuove assunzioni il Ministero porta a casa da subito la firma del DPCM che autorizza la pubblicazione dei bandi, sullo scorrimento integrale delle graduatorie ex art. 21 quater, sulla pubblicazione dei bandi per contabili, per assistenti informatici e linguistici, sulle nuove progressioni economiche, sui cambi di profilo all’interno delle aree, sul transito degli ausiliari in area seconda, sul rifinanziamento del FUA, sulla pubblicazione degli interpello ordinari di mobilità fermi da anni, da due anni nulla di concreto, solo chiacchiere”. “Un ulteriore male che affligge il Tribunale di SMCV – precisa Elio Ausilio, coordinatore provinciale Ministeri – è la Corte di Appello di Napoli che “saccheggia” il Tribunale con le continue applicazioni del personale presso la stessa Corte di Appello o il Tribunale di Napoli Nord. Applicazioni che violano le norme e gli accordi sulla mobilità, nonchè spesso viziate da un abuso dell’Istituto dell’Interpello. Il tutto a spese e danno dei lavoratori”.

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Redazione

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