Crisi Pernigotti, Possibile: “Raccolta fondi e parte 2X1000 per operai”
“Gli operai della Pernigotti sono senza stipendio da sette mesi. Non solo: non hanno ancora preso la Cassa integrazione, e non la prenderanno neanche in tempi brevi, per ‘un errore nella compilazione della richiesta’. Sette mesi senza stipendio sono un’infinità. Affrontare ogni giornata diventa un incubo. Essere costretti a negare ai propri figli anche le richieste più basilari umilia e ferisce nel profondo”. Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, annunciando “l’adesione all’iniziativa della Caritas per un fondo di solidarietà alle persone lasciate senza stipendio e senza ammortizzatori sociali”.
“Queste persone – aggiunge Brignone – sono allo stremo delle forze economiche. Non è accettabile tanta superficialità: mi chiedo dove siano i paladini della famiglia? Chiedo di intervenire subito. Bisogna tutelare queste famiglie che vedono calpestata la loro dignità. Una delle più prestigiose aziende italiane e le sue maestranze ridotte così. Vergognatevi tutti e intervenite subito”.
“La situazione dei lavoratori della Pernigotti è inaccettabile per un Paese civile: sono senza stipendio da sette mesi né hanno la Cassa integrazione per un errore di compilazione dei moduli. Per questo abbiamo deciso di lanciare una campagna di supporto alle famiglie, per aiutarle in una vicenda davvero vergognosa. Possibile farà la sua parte: contribuiremo con le risorse raccolte attraverso il 2×1000 e mettiamo a disposizione questo ulteriore canale di aiuto, su GoFundMe, ai lavoratori e alle lavoratrici in difficoltà, per loro e le loro famiglie”. Sottolineano unanime la segretaria e il fondatore di Possibile, Beatrice Brignone e Giuseppe Civati, annunciando il crowdfunding per i lavoratori della Pernigotti all’indirizzo web www.gofundme.com/un-sostegno-ai-lavoratori-della-pernigotti.
“Tutti i fondi che raccoglieremo – aggiungono Brignone e Civati – saranno interamente versati al Conto Corrente aperto dalla Caritas della Diocesi di Tortona, che si era già mobilitata nei mesi scorsi in favore degli operai Pernigotti. Nell’attesa che chi ha il dovere, umano e politico, di intervenire intervenga. Al più presto”.