Incendio a Sant’Antonio Abate, Arpac segue effetti ambientali
Arpac sta seguendo gli effetti dell’incendio che è divampato ieri a tarda sera in un impianto di gestione dei rifiuti situato in via Casoni Marna a Sant’Antonio Abate (Napoli) e ha interessato anche alcune strutture adiacenti. Stamattina tecnici del Dipartimento di Napoli si sono recati sul posto per acquisire informazioni utili alla valutazione delle conseguenze ambientali dell’evento e per posizionare la strumentazione utile al monitoraggio di diversi inquinanti.
Al momento dell’arrivo dei tecnici dell’Agenzia ambientale, l’incendio risultava domato. In particolare, nei pressi del sito colpito dalle fiamme, l’Agenzia ha posizionato un dispositivo per il campionamento di alti volumi di aria, al fine di consentire la ricerca di diossine e furani.
I risultati verranno diffusi nei prossimi giorni, non appena disponibili al termine dei tempi tecnici necessari per il campionamento e per le analisi. Sono inoltre al momento in corso sopralluoghi per permettere l’installazione, nell’area dell’evento, di un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria, per valutare la diffusione di altri inquinanti in atmosfera. Per quanto riguarda gli aspetti meteorologici, dai dati osservati e dai modelli, nel corso della notte fra il 12 ed il 13 giugno nella parte di piana sarnese in cui ricade Sant’Antonio Abate, le condizioni atmosferiche sono state di stabilità con debole vento da Est verso Ovest, condizioni quindi sfavorevoli al trasporto verso l’alto e a distanza degli inquinanti.
La direzione prevalente del vento nella giornata di oggi è da Ovest-SudOvest verso Est-NordEst, quindi le zone sottovento al sito dell’incendio sono quelle ubicate a Est del sito, cioè più lontano dalla costa.