Litorale Domitio, AMBC: “Interrogativi sotto l’ombrellone”
“L’estate è una stagione che di solito ci riserva più tempo per noi stessi, più tempo per pensare. E anche per interrogarci su ciò che ci circonda. Con questo comunicato vogliamo dare voce ad alcuni cittadini, facendo propri e rilanciando alcuni loro interrogativi”. E’ quanto scrive l’AMBC – Associazione Mondragone Bene Comune.
“Da anni le principali arterie della provincia di Latina, quelle che hanno una maggiore connotazione di natura turistica, vengono inibite al traffico pesante durante l’estate. La Prefettura di Latina ogni anno emette un’ordinanza con cui inibisce il transito dei mezzi pesanti, aventi un peso superiore alle sette tonnellate e mezzo, sull’intera strada regionale 213, la più conosciuta Flacca, e nel tratto della strada statale 7, l’Appia, dal chilometro 95 e 200, in località Pontemaggiore, a Terracina, al chilometro 1487, in località Santa Croce, all’altezza dello svincolo con la Variante Formia Garigliano e la superstrada per Cassino. Perché per la “nostra” Domiziana non si può procedere allo stesso modo, chiedendo al Prefetto di Caserta un’ordinanza simile? Hanno avuto il “barbaro coraggio” di far transitare i mezzi pesanti sulla Domiziana anche con i recenti lavori in corso, con tutto ciò che questo ha comportato in termini di caos ed inquinamento. E a proposito di lavori sulla Domiziana, gli Umarells politicanti, che con petto in fuori si sono fatti vedere lungo l’arteria al momento dell’avvio dei lavori, si sono accorti che il manto stradale rifatto dopo i lavori è già collassato (vedere, per esempio, rotonda lato sud ingresso viale Regina Margherita)? Quasi tutti i giorni il servizio di raccolta dei rifiuti rimuove la montagna di monnezza di ogni tipo che viene ammassata in via Savona, angolo ingresso parcheggio -a volte aperto ed incustodito e a volte chiuso (mah!)-. E appena la montagna viene rimossa immediatamente ne viene formata un’altra. Una montagna in gran parte alimentata dagli inquilini (che cambiano in continuazione) delle case (si fa per dire) ubicate di fronte a questa discarica giornaliera. Case e inquilini che sfuggono a qualsiasi controllo (ma le tasse e i tributi li pagano? E queste case sono tuttora in condizione di abitabilità?). E’ già finito il furore verificatorio del corteo che per settimane si è mosso tra Palazzi Cirio e dintorni? Possibile che non si possa fare niente per cogliere in fallo questi delinquenti inquinatori e punirli a dovere? (abbiamo ovviamente riferito di un caso tra i tanti sparsi per la città). Via Savona che tra l’altro è una delle poche strade prive di marciapiedi, a doppio senso e non priva di officine meccaniche a cielo aperto (ovvero per strada), con tanto di operatori che indisturbati procedono tra mezzi agricoli e furgoni di ogni tipo. Siamo come ogni estate invasi da zanzare e come ogni anno in ritardo si procede con una disinfestazione, che purtroppo non risolve affatto il grave problema. A nessuno viene in mente che a fianco di disinfestazioni periodiche e non “una tantum” e pulizie costanti ed accurate di tutto il territorio occorra anche che i cittadini adottino opportuni comportamenti? E che tali comportamenti vanno incentivati soprattutto attraverso preventive campagne pubbliche? Tutti i comuni turistici (e non solo) per tempo e attraverso procedure pubbliche e trasparenti procedono a fare il calendario delle manifestazioni estive. Evitando (o cercando di ridurre) discrezionalità, agevolazioni in favore degli “amici degli amici” e incentivando la partecipazione. Siamo contenti che l’ARPAC abbia certificato la balneabilità pressoché totale del nostro mare. Nel D.U.P 2019/2021 si certifica che dal 2006 (almeno) ad oggi siamo sprovvisti di depurazione. Perché spendere tanti soldi per costruire il nuovo depuratore se anche senza questo impianto l’acqua è cristallina, come certifica l’ARPAC?”.