Mare in Campania, Arpac: “Nessun allarme dal litorale casertano”

Lo scorso 19 giugno si sono completati i campionamenti periodici in mare previsti dal calendario regionale per i controlli programmati sulla qualità delle acque di balneazione lungo l’intero litorale regionale che continueranno fino al 30 settembre.

Resta inteso che permane l’attenzione di ARPAC su ogni tipo di criticità o emergenza che dovesse insorgere durante l’intera stagione balneare.

Per quanto riguarda il litorale casertano  – fa sapere l’ARPAC – gli ultimi prelievi effettuati a Sud della Foce del Volturno hanno dato esiti favorevoli per i parametri batteriologici determinanti la balneabilità. Lungo questo tratto di costa, durante le attività in mare sono state rilevate due strisce di schiuma, la prima a sud della Foce del Volturno e l’altra in corrispondenza della Darsena Coppola in area permanentemente vietata alla balneazione. Le due strisce di colore bianco con sfumature marroni si estendevano verso il largo per una lunghezza di circa 400 metri. Al fine di verificare la natura di tali fenomeni sono stati effettuati campionamenti emergenziali con analisi aggiuntive per la ricerca di tensioattivi, per la tipizzazione del fitoplancton e per la conformità batteriologica. Dall’esame dei risultati si evince che la schiuma rilevata in prossimità della foce del Volturno, non ha evidenziato alcuna situazione anomala, mentre nel secondo caso, nelle schiume presenti in corrispondenza della Darsena Coppola, in prossimità della Foce dei Regi Lagni, sono stati superati i valori limite dei parametri batteriologici indicatori di inquinamento fecale ed è stata riscontrata una concentrazione molto elevata, dell’ordine di decine di milioni di cellule/litro, di microalghe appartenenti alla classe delle Euglenoficee. Queste microalghe, non tossiche, sono tipiche di acque dolci molto ricche di sostanza organica dove, in opportune condizioni, possono dar luogo a fioriture di colore verde o rosso.

Relativamente alle acque di balneazione della Provincia di Napoli – sottolinea l’agenzia regionale – si sono avuti superamenti dei valori limite nelle acque adiacenti il Collettore di Cuma (nel Comune di Pozzuoli). Nel Comune di Napoli, invece, nelle acque prospicienti via Partenope, è stato registrato in un prelievo emergenziale, effettuato per la presenza di schiuma, uno sforamento dei limiti microbiologici con assenza di tensioattivi. Una situazione che dovrebbe destare particolare attenzione è, invece, quella riscontrata ad Ischia (nel Comune di Serrara Fontana) dove, nella località di S. Angelo, permane ormai dal 10 giugno una situazione di non conformità dei parametri microbiologici nei numerosi prelievi effettuati. Sono in corso ulteriori indagini da condurre (in collaborazione con l’amministrazione locale) al fine di individuare e rimuovere le cause che hanno determinato l’inquinamento fecale di tali acque.

Lungo la costa della Provincia di Salerno, sono stati rilevati superamenti dei valori batteriologici nei Comuni di Battipaglia, Pontecagnano, Cetara e Ravello. Per le acque afferenti ai due primi comuni permangono le criticità relative alla vicinanza delle Foci dei fiumi Tusciano e Picentino, mentre le acque dei due Comuni della costiera amalfitana risentono ancora, probabilmente, delle abbondanti piogge che hanno caratterizzato il mese di maggio.

Pertanto, da una analisi dei valori ottenuti, è possibile notare che è stata posta molta attenzione sulle acque del litorale domitio flegreo, dove il mare ha effettivamente assunto una colorazione anomala, in seguito a consistenti fenomeni di fioriture microalgali, ma nello stesso tempo non sono state registrate particolari criticità dal punto di vista sanitario.

Al contrario, in acque all’apparenza trasparenti, come sono tipicamente quelle dell’Isola di Ischia, è emersa una sensibile criticità, determinata con molta probabilità da fatti accidentali, che non ha destato la dovuta attenzione.

L’Arpac, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, nel rispetto delle normative vigenti di settore, continuerà la sua attività di controllo a tutela della salute dei bagnanti, garantendo una corretta informazione attraverso il proprio sito istituzionale e l’APP sulla balneazione scaricabile sui dispositivi mobili.

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Redazione

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