Napoli. Vertenza Whirlpool, Saiello: “Qualcuno vuole dare colpa a Di Maio”
“Oggi in Consiglio regionale è venuta alla luce un’amara verità. Ovvero che c’è chi in quell’aula fa il tifo per la chiusura dello stabilimento Whirlpool di via Argine. Quello stesso qualcuno che non vede l’ora di giocare sulla disperazione dei lavoratori per portarli in piazza contro il Governo. Un atteggiamento grave e ipocrita, materializzatosi già nell’ultima seduta della Commissione Attività produttive, quando tutti i presenti, dal presidente Marrazzo, ai consiglieri regionali Daniele, Marciano, Ciaramella, Raia, Passariello, Cesaro, parlavano di fare fronte comune e di portare avanti una battaglia senza bandiere, di evitare divisioni, polemiche e strumentalizzazioni, salvo nascondersi quando appena qualche ora più tardi, sono arrivate le offese al Governo da parte del loro padre-padrone Vincenzo De Luca.
“Un silenzio – aggiunte Saiello – che sa di complicità con chi, come De Luca, auspica che centinaia di lavoratori finiscano in mezzo a una strada solo per poter dire che il Governo ha fallito. Non sarà così. Il timore di un buon esito delle trattative è maturato in questa gente quando con i propri occhi hanno visto come il nostro ministro si sia battuto come un leone ai tavoli convocati al Mise con la dirigenza della multinazionale. E’ la prima volta che un Governo non si piega e pretende il rispetto degli accordi. Giova ricordare che nel 2014 fu il Governo Renzi a firmare un accordo con la stessa dirigenza Whirlpool che prevedeva un investimento di 31 milioni per il potenziamento dello stabilimento di Napoli e una ricaduta occupazionale di 588 addetti. Quell’accordo non è mai stato rispettato e di posti di lavoro oggi ne contiamo 420. Nel silenzio di chi oggi dovrebbe solo elogiare l’impegno del ministro Di Maio”.