Orta di Atella. Caso Farmacia Sagripanti, Città Visibile: “Sindaco dia risposte concrete ai dipendenti”

“Sindaco basta! La solfa del come si è arrivati a questo punto già la conosciamo, noi pretendiamo risposte sulla vostra gestione del problema”. Lo dichiara il gruppo consiliare Città Visibile commentando la notizia sul caso della Farmacia Sagripanti dove ieri i dipendenti hanno occupato il Comune.

http://www.larampa.it/2019/06/05/video-orta-di-atella-farmacia-chiusa-dipendenti-occupano-il-comune/

“E’ vero o non è vero che all’indomani della sentenza definitiva del TAR che ha confermato l’ordinanza di chiusura dell’attività lei ha rassicurato titolari e dipendenti invitando a richiedere l’applicazione dell’art. 38? E’ vero o non è vero che solo ieri il Responsabile di Settore si è preoccupato di andare a ritirare il fascicolo riguardante il locale dove si svolge l’attività, a 3 mesi dalla richiesta di applicazione dell’art. 38? E’ vero o non è vero che il Responsabile di Settore che oggi si è rifiutato di firmare la proroga era disposto a concederla nelle more della valutazione per l’applicazione dell’art. 38, tre mesi fa, e che fu fermato dalla volontà politica della sua Amministrazione? E’ vero o non è vero che in questi mesi avete rassicurato, tranquillizzato e richiesto continue integrazioni alla proprietà e ai dipendenti facendo intendere che si sarebbe sicuramente riaperto? E’ vero o non è vero che è stato stilato un accordo passato al vaglio del legale che assiste il Comune in questa vicenda per concedere la proroga subordinata al trasferimento in un nuovo locale ma di questo accordo il Responsabile di Settore che doveva firmare non ne era a conoscenza? E se queste cose sono vere, lei senza supporto politico della sua Giunta e tenendo all’oscuro il Responsabile che avrebbe dovuto disporre la proroga come pensava di portare a casa un risultato positivo? I dipendenti sono indignati non perché pretendono che si debba aprire per forza se non c’è agibilità legale in tal senso, i dipendenti sono incazzati neri perché ieri hanno realizzato di essere stati presi in giro in questi mesi. Lei come in “Totò Truffa ’62” ha cercato di vendere la Fontana di Trevi a 14 famiglie che da mesi vivono una condizione lavorativa di aspettativa non retribuita. Su questo deve rispondere, non su altro. Lei ha preso in giro dei cittadini che Le davano credito in quanto la ritenevano Sindaco e garante anche delle loro istanze. Se lei ha fatto questo e se lo ha fatto per tenere insieme i pezzi della sua maggioranza deve prima chiedere scusa e poi dimettersi”.

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Redazione

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