Teverola. Presidio ASL e deleghe, Città Fertile punta dito contro maggioranza
“Ad un mese dalle elezioni comunali, sebbene consapevoli del tempo necessario per organizzare la macchina amministrativa, sono d’obbligo alcune riflessioni”. Lo scrive in una nota il gruppo consiliare di Teverola Città Fertile formato da Dario Di Matteo, Maurizio Di Chiara e Lorenzo Picca.
“Presidio Asl. In primis va evidenziato che dopo 15 giorni dalla farsa dell’inaugurazione, la sede Asl di piazza Trieste ad oggi resta solo una porta ben serrata! Nessun operatore e nessun servizio, ma solo passerelle di mestieranti della politica. Ci auguriamo che non si protragga ulteriormente l’attesa per l’attivazione di un presidio che già sarebbe dovuto essere aperto da tempo; Deleghe assessori. In merito alle deleghe recentemente assegnate ai singoli assessori, cui ribadiamo gli auguri di buon lavoro, desta una profonda perplessità che manchino all’appello le Politiche sociali e la Legge 328. Si tratta di deleghe di straordinaria importanza visto che riguardano strettamente la vita delle persone e richiedono pertanto un impegno particolare per far fronte alle continue emergenze sociali del nostro territorio. Come da copione, “qualcuno”, nel suo perfetto stile gattopardesco, ci riprova e così avrà preteso ed ottenuto la gestione dell’area servizi sociali, senza, però, alcuna responsabilità!; Lavoratori APU. E a proposito di responsabilità, chi risponde ad esempio della drammatica situazione in cui si trovano i lavoratori Apu che da quattro mesi non percepiscono lo stipendio? Siamo certi che siano stati espletati tutti gli adempimenti per accelerare l’iter di assegnazione dei fondi da parte della regione? Ci sono famiglie in difficoltà e non si può perdere altro tempo prezioso!; ‘Santa Alleanza’. La modalità di nascondersi dietro altri, già adottata in passato, risulta sempre semplice. Troppo facile così! Assumersi l’onere di un ruolo che, se mal ricoperto, formalmente poi non esiste. I risultati sarebbero più positivi se quel “qualcuno” ci mettesse lo stesso impegno che non fa mancare quando si tratta di altro. Basti pensare alla sua tradizionale sensibilità su alcune “aree” strategiche ed alla “Santa Alleanza” sancita con lo zar!”.