(VIDEO) Capaccio. Ambulanze in corteo per Alfieri sindaco, M5S: “Inizia era in cui illecito diventa lecito”
“Quello che è accaduto l’altra notte, con un corteo di ben sette ambulanze a sirene spiegate che ha attraversato la città per festeggiare l’elezione a sindaco del re delle fritture di pesce Franco Alfieri, dà la misura di cosa rischia di diventare una cittadina gioiello come Capaccio-Paestum. Un centro di potere al servizio di un uomo solo, senza più regole né codici, dove l’illecito diventa lecito. Dove persino mezzi che dovrebbero essere in strada esclusivamente per salvare vite umane, vengano impiegati per esaltare una vittoria elettorale. Ambulanze che hanno attraversato l’area dei templi di Paestum, interdetta alla circolazione, per raggiungere il centro cittadino a sirene spiegate, in spregio all’articolo 177 del Codice della strada che impone l’uso delle sirene solo nei casi di emergenza. Una manifestazione tra l’altro non autorizzata, condita da fuochi pirotecnici di genere proibito”. Così il Gruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Campania.
“Una serie di illeciti – proseguono i consiglieri regionali M5S – che il pregiudicato per estorsione di stampo mafioso Roberto Squecco, titolare della società proprietaria delle ambulanze, si permette di derubricare a gesto goliardico. Dichiarazioni vergognose quelle rilasciate da Squecco a StileTv, soprattutto quando si permette di attaccare il nostro consigliere Michele Cammarano, che ad avviso di questo signore sarebbe addirittura colpevole di fare brutta pubblicità alla città di Capaccio. Un uomo condannato per reati di tipo mafioso, che con questa storia delle ambulanze ha gettato la vergogna su una cittadina che il mondo ci invidia, osa anche dare lezioni di stile. Come Gruppo regionale saremo sempre al fianco di Cammarano in questa battaglia volta a restituire dignità al Comune di Capaccio e ai suoi cittadini, dopo una delle più brutte e vergognose pagine della sua storia recente. Una battaglia che non sarà certo ostacolata da personaggi come Squecco né dal suo fedele amico e neosindaco Franco Alfieri”.