Assenteismo a Napoli, 60 avvisi di garanzia al Cardarelli
Sono stati immortalati dalle telecamere passavano il badge anche per i colleghi: la procura di Napoli ha notificato 62 avvisi di garanzianei confronti di altrettanti dipendenti dell’ospedale Cardarelli che dopo avere timbrato abbandonavano il posto di lavoro. L’indagine della polizia di Napoli (commissariato Arenella) è stata coordinata dal pm Giancarlo Novelli insieme con il procuratore Giovanni Mellilo.
Si ipotizzano i reati di truffa e la violazione della cosiddetta “legge Brunetta”. I furbetti del cartellino ora rischiano il licenziamento in tronco.
Nei video si vede anche un giovane tra 12 e i 13 anni, che indossa un cappellino di colore scuro, figlio di una dipendente del Cardarelli, che “timbra” il badge per conto della madre la quale, invece di andare a lavorare, quel giorno e’ rimasta a casa.
“Questi signori non hanno capito che la musica è cambiata. Non solo andremo a scovare ogni episodio del genere, io chiedo per questi farabutti il licenziamento immediato!”, afferma su Fb il ministro della Salute, Giulia Grillo. “Nessuna tolleranza coi farabutti del cartellino che prendono in giro lo Stato, rubano lo stipendio e vengono meno ai loro doveri verso chi sta male. Fuori i disonesti dalla sanità”, conclude.
(ANSA)
“Al Cardarelli ogni giorno migliaia di operatori sanitari lavorano con passione e sacrificio, in condizioni talvolta difficili, per garantire la salute dei cittadini, gli avvisi di garanzia odierni rendono giustizia soprattutto a loro. E per questo ringrazio la magistratura e le forze dell’ordine che hanno portato avanti l’inchiesta”. Lo dice il presidente della commissione regionale Sanità del Consiglio regionale della Campania Stefano Graziano. “Il Cardarelli ha già avviato l’iter per l’introduzione delle impronte digitali in sostituzione dei vecchi marcatempo. È la linea della trasparenza e del rigore chiesta dal governatore De Luca e attuata ieri da Verdoliva e oggi dalla Iervolino”.
“Ci aspettiamo che, in caso di condanna, i 62 impiegati dell’ospedale Cardarelli accusati di assenteismo saranno licenziati in tronco. Le risultanze delle indagini rappresentano una situazione inaccettabile. Addirittura, secondo quanto emerso dal lavoro degli investigatori, veniva usato un minorenne per timbrare il cartellino per conto dei furbetti. Siamo di fronte a dei veri e propri delinquenti, dediti alla truffa nei confronti nei confronti dell’azienda e dei cittadini ai quali avrebbero dovuto rendere un servizio fondamentale, essendo impiegati presso un ospedale”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli.
“Crediamo sia inevitabile la sospensione senza stipendio dei soggetti coinvolti nella truffa. Negli ospedali abbiamo sempre incontrato alcune sacche di riluttanza nei confronti dell’installazione dei rilevatori di impronte digitali. Ora ci spieghiamo il perché. Purtroppo esiste una minoranza di soggetti che rovina il buon nome di migliaia di lavoratori che ogni giorno fanno il loro dovere per garantire la migliore assistenza possibile ai pazienti”.
“Quanto scoperto al Cardarelli, con 60 dipendenti, tra questi anche personale medico, che timbravano il cartellino per poi recarsi altrove, è un’onta soprattutto nei confronti dei tantissimi lavoratori onesti che tra quelle stesse corsie lavorano instancabilmente per salvaguardare la salute dei nostri cittadini. Pretendere pene esemplari per queste persone, che definire furbetti è riduttivo, è il minimo”. E’ quanto dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Parliamo di professionisti che, per il mestiere che svolgono, dovrebbero essere eticamente impeccabili. Dalla loro quotidiana opera dipende la vita delle persone. In una sanità già ridotta ai minimi termini dalle politiche e dalla gestione di De Luca, il comportamento delle persone indagate ha contribuito a peggiorare le condizioni di lavoro di tutti. Ed è chiaro che a pagare le conseguenze siano stati soprattutto i nostri pazienti”.