Aversa. Defibrillatori nei parchi e strutture comunali: la richiesta di Sagliocco
Adozione dei defibrillatori automatici esterni all’interno di parchi e strutture comunali pubbliche dotate di sorveglianza. E’ quanto chiede, in una mozione che sia posta all’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale utile, il consigliere comunale di minoranza Francesco Sagliocco di Noi Aversani.
L’Arresto Cardio-Circolatorio è una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati e dagli studi clinici pubblicati in Europa e negli Stati Uniti risulta che l’ACC colpisce una persona su mille, in Italia la stima è di 60.000 persone l’anno e costituiscono il 10% dei decessi. La possibilità di salvare le persone colpite da ACC si riduce del 10% ogni minuto che passa dall’inizio dell’evento. Dopo 5 minuti dall’ACC il cervello e il cuore stesso subiscono danni irreversibili che compromettono la sopravvivenza del paziente anche se è rianimato. L’unica terapia efficace e comprovata, che deve essere eseguita precocemente per trattare questa patologia mortale, è la defibrillazione precoce (DP) abbinata a una Rianimazione Cardio Polmonare.
Il defibrillatore di tipo semiautomatico, detto DAE, è utilizzato da volontari e poliziotti infatti sono maggiori le probabilità che sul luogo dell’ACC arrivi prima un’ ambulanza di volontari o un mezzo di forze dell’ordine rispetto a un mezzo del servizio sanitario allertato dal sistema di emergenza. La tecnologia e la facilità di funzionamento dei defibrillatori semiautomatici (DAE) ha permesso l’uso di questi strumenti anche a personale non medico. Possono, pertanto, essere addestrati e autorizzati all’uso del DAE tutte quelle categorie che sono da sempre a contatto con la popolazione o un numero di persone adeguato rispetto al numero di DAE installati che in questo caso, potrebbero essere la polizia municipale, vigili urbani, dipendenti Comunali vicini ai luoghi d’installazione dei DAE.
I DAE si differenziano dai defibrillatori manuali/ospedalieri per le seguenti caratteristiche: 1) dimensioni e peso limitati (circa) 2 Kg; 2) hanno solo due pulsanti (acceso/spento e scarica); 3) fanno un’analisi del ritmo cardiaco del paziente, decidendo in maniera autonoma e sicura quali ritmi defibrillare (fv – tv>180bpm); 4) non hanno bisogno di manutenzione e sono dotati di 8 anni di garanzia; 6) voce guida per le istruzioni operative; 7) Si auto testano e sono controllati.
“Con l’attivazione di un Progetto di cardioprotezione – dice Sagliocco – ci si propone di aumentare la sopravvivenza dei pazienti colpiti da ACC fino ad un 40-50%. La legislazione nazionale (legge 120 dell’8 Marzo 2001) consente l’uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale non medico. Questa legge permette ai “laici” (tutti coloro che si possono trovare più facilmente in un luogo dove si può verificare un arresto cardiaco) di usare il defibrillatore semiautomatico senza incorrere in problemi penali. Grazie a questo dovrebbe essere incentivato lo sviluppo e la maggior diffusione della defibrillazione precoce che porterà un beneficio in termini di sicurezza e prevenzione. La Regione Campania favorisce la diffusione dei DAE e la formazione dei soggetti che la utilizzano. Allo stato attuale, in Italia, diversi Comuni hanno installato defibrillatori semiautomatici sul loro territorio e insegnato le manovre del primo soccorso a volontari abilitati”.