Casaluce. UpC: “Forno crematorio barattato per una candidatura”
“Non vorremmo, ulteriormente, scomodare la vostra attenzione sull’annosa questione del forno crematorio, ma ci tocca farlo poiché il gruppo Uniti per Cambiare si è presentato al vostro cospetto come “Sentinella della legalità”. Ebbene, la nostra è come una guardia armata al milite ignoto e ad una fiamma che arde senza soluzione di continuità. Sì, una guardia ai valorosi soldati caduti, poiché è di morte che intendiamo parlare. Ebbene, ‘la morte è una cosa seria!’ – qualcuno ha scritto – essa va onorata, rispettata e temuta”. Lo dichiara gruppo consiliare Uniti per Cambiare formato da Antonio Cutillo, Antonio Comella ed Arturo Spina.
“Ma, non per tutti è così: vi è qualcuno tra di noi che ha barattato la nostra morte con una candidatura… magari alla Regione o, nella migliore delle prospettive, al Parlamento e lo ha fatto anni fa quando, a sei mani, ha stilato il nefasto e scellerato accordo. Ed ora? I patti devono essere osservati! – quelli sottobanco intendiamo – non certamente quelli ufficiali. Del resto, la contropartita è appetitosa: dal Comune, alla Regione e poi chissà dove senza colpo ferire, senza scomodare millantate professioni (millantate perché mai esercitate), in barba a noi tutti che respireremo polveri fatali per la nostra salute. Dall’impasse ora è difficile uscire, quindi meglio studiare una strategia: fare leva sul noto Attendente-Burattino e sui vecchi ‘Sissignore!’ che, ben lontani, per comprovati limiti intellettivi, dal comprendere la reale portata della questione in gioco, chinano a comando la testa e stanno sugli attenti di fronte al Generale. Ma, l’arte del comando o la si possiede per meriti (e questo, nel caso di specie, lo escludiamo), o la si conquista sperando di avere davanti a sé un popolo miope ed ottuso. A noi, a ben vedere, è sembrato che l’altra sera mancassero solo i forconi per infilzare il Generale con la sua Brigata e poi farne una pubblica pira in Piazza Statuto. Inceneriti, cremati pubblicamente… e stavolta senza troppo pensare alle note emissioni nell’ambiente! Da navigati strateghi quali sono, siamo certi che lo Stato Maggiore della nostra Amministrazione riuscirà a trovare una soluzione al problema ufficiale… e soprattutto a quello ufficioso”.
