Mondragone. AMBC: “Un sindaco contro l’ANAC”

“È ormai definitivamente assodato che agli avvocati non è possibile conferire da parte degli enti locali incarichi in via fiduciaria. Lo ha chiarito anche l’ANAC di Raffaele Cantone con le puntuali Linee Guida 12. Ed anche il dubbio circa l’individuazione del soggetto competente all’assegnazione dell’incarico è ormai definitivamente fugato. Al di là della questione relativa alla decisione se costituirsi o meno in giudizio, in quanto -come è ovvio- non tutte le vertenze sono uguali. Il principio della stretta connessione della competenza con l’esercizio della responsabilità delle decisioni dovrebbe rendere evidente comunque che la decisione di difendere in giudizio l’operato del comune non possa (e non debba) essere adottata dagli organi di governo, in quanto non partecipi delle decisioni gestionali. Invece, nel caso di questioni giudiziali che investano decisioni di stretta competenza dell’organo di governo (come regolamenti, piani urbanistici, bilanci, atti di programmazione ecc) è corretto che a pronunciarsi sull’opportunità di costituirsi in giudizio siano appunto gli organi di governo”. Lo dichiara l’AMBCAssociazione Mondragone Bene Comune.

“Tuttavia, dovrebbe essere un apposito regolamento a disciplinare queste ipotesi o anche il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi. Ma, come si diceva, al di là della decisione di costituirsi in giudizio, per quanto attiene al conferimento dell’incarico all’avvocato nell’ambito della disciplina del codice dei contratti, con chiara esclusione dell’ipotesi di incarico intuitu personae, non possono esservi dubbi: la competenza a conferire l’incarico, sia che lo si configuri (non condivisibilmente) come prestazione d’opera professionale se singola prestazione di difesa in giudizio ai sensi dell’articolo 17 del codice dei contratti, sia che lo si inquadri come appalto di servizi ai sensi dell’articolo 140 del codice, è certamente del responsabile di servizio (del dirigente dove c’è). Infatti, la procedura selettiva (tale resta anche nell’ipotesi di affidamento diretto, che non è mai comunque fiduciario, ma solo un sistema di individuazione che eccezionalmente non richiede un confronto strutturato tra più offerenti) è gestita, come qualsiasi altro appalto, dal responsabile di servizio, che aggiudica la prestazione e stipula il contratto. L’AMBC è già intervenuta su questa questione (di seguito due degli interventi proposti) ma il sindaco Virgilio Pacifico continua -come al solito- a fare orecchie da mercante. Almeno fino alla fine di giugno ha continuato infatti a decretare nomine legali a più non posso, fottendosene della legge. E continuando ad essere sordo anche nei confronti dei propri uffici, i quali con gli Obiettivi strategici per l’anno 2019 (triennio 2019-2020) nell’ambito delle azioni strategiche di prevenzione della corruzione e di miglioramento dell’azione amministrativa hanno proposto e fatto approvare, tra l’altro, il seguente obiettivo: creazione short list avvocati per la nomina con determinazione del responsabile dell’area. Per quale motivo questo sindaco si pone fuori dalla legge? Per rispondere ai desiderata di chi è costretto ad agire in contrasto con l’ANAC ed anche contro i suoi stessi uffici?”.

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Redazione

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