Napoli. ‘La stesa dei reggiseni’ per Carola Rackete

Si è svolta stamattina a Napoli, in largo Berlinguer l’iniziativa “LIBERAMENTE DONNE” promossa ed organizzata dall’Associazione Merida impegnata nel contrasto e prevenzione alla violenza di genere e dal movimento ecologista Green Italia.

Una vera e propria “stesa di reggiseni” ha fatto da sfondo all’appuntamento al quale hanno preso parte decine di cittadini e turisti incuriositi, che hanno accolto e condiviso il messaggio lanciato in favore della parità di genere, dell’inclusione e della libera informazione simbolicamente rappresentati dalla figura della giovane donna Carola Rackete, vittima della strumentalizzazione dell’informazione attraverso la quale traspare un pericoloso atteggiamento maschilista.

“Carola siamo tutti noi, che abbiamo la liberà di poter indossare ciò che desideriamo senza essere oltraggiosi né fuori luogo, diversamente dalla tanta volgarità alla quale siamo ormai assuefatti con comportamenti ed abbigliamenti fuori luogo”, fanno sapere gli organizzatori. Hanno partecipato Telefono Rosa Napoli, Donne in Difesa, Dream Team, Farmaciste Insieme e Mai più Violenza Infinita, affiancati dagli avvocati a tutela delle donne vittime di violenza Pisani e Zuccaro.

All’appuntamento voluto in un luogo che rappresenta l’inclusione e l’accoglienza della Città di Napoli, sono intervenuti diversi esponenti istituzionali e, tra gli altri, la Consigliera della Città Metropolitana Elena Coccia, che ha ben chiarito quanto ella stessa avesse già manifestato negli anni settanta il diritto alla libertà di espressione femminile in tutte le sue forme, compresa la scelta di indossare il reggiseno.

Carmela Sermino ha dato la sua testimonianza sia in qualità di vedova di camorra impegnata per una città in cui, purtroppo, ancora si verificano stese di camorra che per la sua delega alla giustizia sociale in qualità di Assessore alla Giustizia Sociale.

“Questa mattina abbiamo voluto dare un forte segnale positivo di cambiamento volto alla nuova cultura dell’inclusione e della parità di genere, rimarcando al contempo l’esistenza di una macchina di distrazione di massa che ha puntato il dito contro Carola etichettandola come “sfrontata” solo per aver liberamente indossato una composta maglietta senza reggiseno invece di affrontare le reali problematiche sociali attuali.” hanno dichiarato gli organizzatori Cristina Salvio – Presidente dell’Associazione Merdia, e Carmine Maturo co-portavoce di Green Italia.

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Redazione

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