Aggressioni medici in tutta Italia, Ficco scrive a Mattarella
“Questa mattina a Palermo, ieri a Catanzaro, appena qualche giorno fa a Napoli. Non c’è giorno che passi che non si verifichino violente aggressioni ai danni dei medici di Pronto Soccorso e emergenza territoriale. E’ evidente che la grave carenza di personale medico che è alla base di questi oramai quotidiani e non più tollerabili episodi, va affrontata subito, una volta per tutte. Anche per porre finalmente fine ai turni massacranti ai quali vengono praticamente costretti tantissimi medici dell’emergenza oramai allo stremo. Preso atto della non risposta dei governi nazionali e regionali, ci appelliamo al presidente Mattarella”. Lo afferma, commentando il fenomeno delle aggressioni ai danni dei medici, il presidente nazionale del Saues (sindacato autonomo urgenza emergenza) Paolo Ficco per il quale “mai come in questo momento, se non si vorrà assistere al default dell’intero sistema sanitario, servono scelte coraggiose e determinate”.
Per Ficco “vanno espletati immediatamente i concorsi e, soprattutto nei servizi di Pronto Soccorso e dell’emergenza territoriale, serve l’immediato ricorso ai dipendenti, ai convenzionati, ai libero-professionali e ai giovani laureati inoccupati debitamente formati, così come da noi sistematicamente suggerito e sistematizzato nel nostro Progetto Ri.s.e.s.t. trasmesso ad ottobre scorso al governo Conte”.
“Diversamente – avverte il presidente nazionale del Saues – non si farà un buon servizio al cittadino né ci si potrà stupire più di tanto di fronte alla recrudescenza delle violenze.”. “Siamo convinti, ben conoscendone la sensibilità istituzionale, che su questi temi il Capo dello Stato non farà mancare la sua presenza”, conclude Ficco.