Carta di credito, vademecum per scegliere la più adatta

Nonostante l’Italia resti il primo paese – fra quelli maggiormente sviluppati industrialmente ed economicamente parlando – per l‘elevata quantità di contante ancora in circolazione, i pagamenti virtuali stanno prendendo sempre più piede. E nell’arco di breve termine, così come già avvenuto in moltissime realtà anglosassoni o dell’Europa Settentrionale, sono destinati a soppiantare definitivamente l’uso delle vecchie e care banconote, nonostante, in tal senso, gli italiani abbiano dimostrato una certa ritrosia, talvolta per fini non propriamente nobili ed attinenti a quanto previsto dal legislatore. Il progresso, d’altronde, non si può arrestare: in un mondo dominato dalla rete telematica, l’utilizzo dei canali remoti per effettuare pagamenti diverrà sempre più di uso comune.

Carta di credito, una garanzia per acquirente e venditore

Una vera e propria rivoluzione, in tal senso, è stata la diffusione capillare di carte di debito (più comunemente note come Bancomat) e credito, divenute, oramai, imprescindibili per qualunque utente bancario. Ma se il Bancomat risulta assai comodo per poter pagare in real time grazie ai POS degli esercenti, senza dover quindi ricorrere al contante, la carta di credito consente di raggruppare e addebitare in un’unica soluzione tutti i pagamenti effettuati in un determinato lasso di tempo. Ma il non plus ultra di questo strumento di pagamento, però, è rappresentato dal grado di accettazione: l’istituto di credito emittente garantisce la bontà del pagatore e conseguentemente il buon fine della transazione commerciale.

Una garanzia sia per l’acquirente che per il venditore. Non è casuale, quindi, che molti pagamenti, specie legati all’acquisto rateizzato dei dispositivi mobile, avvengano – quasi obbligatoriamente – tramite carta di credito: a differenza del conto corrente, infatti, la banca ricevente non può dar ordine di stornare l’operazione, salvo revocare la carta di credito stessa e segnalare il titolare a CRIF.

Carta di credito, come orientarsi nella scelta

Anche nel mondo delle carte di credito, Internet offre un validissimo supporto per coloro che necessitano di maggiori informazioni, reperendo tutti i tipi di carte su carta di credito.net, dove è possibile scegliere quella maggiormente adatta alle nostre esigenze, con la possibilità, in alcuni casi specifici, di poterla ordinare direttamente online. Fra i maggiori circuiti internazionali si annoverano nomi come American Express, Diners, JCB e China UnionPay, anche se a far la parte da leone sono Mastercard e Visa, assoluti player dominanti del mercato dei pagamenti elettronici e marchi noti alla maggior parte dei risparmiatori. Scegliere una carta di credito, però, non può basarsi solo sull’appeal di un determinato marchio o sull’ammontare complessivo del canone annuo. Nella valutazione devono subentrare, giocoforza, altre componenti: ad esempio, alcune carte di credito prevedono forti sconti sull’applicazione del canone nell’anno successivo, qualora la carta fosse stata utilizzata frequentemente.

Altri aspetti tutt’altro che secondari, riguardano la tipologia di carta di credito da richiedere. Particolare attenzione, in tal senso, va prestata alle cosiddette “revolving“, che consentono di rateizzare le spese sostenute in uno o più mesi: in molti casi, i tassi applicati sfiorano la soglia del tasso usura (TAEG medio di poco inferiore al 20%) e risultano particolarmente onerose per il titolare, tant’è che vengono più spesso accostate a dei veri e propri prestiti anziché a delle carte di pagamento. Un altro aspetto importante è costituito dalle commissioni applicate per il prelievo contante agli sportelli bancomat: indipendentemente dall’istituto ove viene effettuato il prelievo, i circuiti internazionali chiedono una commissione per l’operazione abbastanza onerosa, mediamente attorno al 3/4% dell’importo prelevato.

È decisamente consigliabile, quindi, che il ritiro contante venga effettuato con una carta bancomat, che normalmente non prevede costi se l’operazione viene eseguita presso gli sportelli del proprio istituto di credito e commissioni decisamente meno onerose qualora si verificasse in apparecchiature di altre banche. La carta di credito, tuttavia, rappresenta, da sempre, un marchio distintivo inimitabile, oltre ad offrire un elevato numero di servizi che nessun’altra carta può garantire: alle soglie del 2020, rinunciarvi è praticamente impossibile.

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Redazione

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