(FOTO/VIDEO) Morte Jerry Masslo, preghiere e riflessioni a Villa Literno
Preghiere ma anche momenti di riflessione religiosa e politica oggi, nel cimitero di Villa Literno (Caserta), dove circa duecento persone hanno celebrato il trentennale della morte di Jerry Essan Masslo, il sudafricano ucciso da una banda di malviventi che assaltarono a scopo di rapina l’abitazione di fortuna in cui viveva con altri migranti il 25 agosto 1989.
Ai momenti di commozione e di preghiera si sono alternate considerazioni sui risvolti che seguirono l’omicidio, come il varo di alcune leggi in favore degli immigrati e le manifestazioni antirazziste.
Chi lo ha conosciuto ne ha ricordato la figura davanti a molti giovani che così hanno potuto apprenderne la storia e conoscere la dura realtà in cui ha lavorato e i sacrifici compiuti per vivere. Presenti alla celebrazione, tra gli altri, i rappresentanti di Libera e della Comunità di Sant’Egidio.
«La morte di Masslo – ha detto la segretaria regionale, Camilla Bernabei – ha segnato tutta la nostra attività sindacale. La tutela degli immigrati è coincisa con la tutela delle nostre principali attività lavorative. Abbiano iniziato a fare sindacato di strada, all’alba, nei punti di raccolta dei braccianti e dei manovali: tra Giugliano e Qualiano, a Mondragone, a Cancello Arnone. È parte fondamentale della nostra battaglia contro il caporalato. Devo rilevare, però, che la strada, mai facile, percorsa nel tempo è diventata difficile e in salita negli ultimi mesi. Si respira un butto clima: si dà il via libera a manifestazioni apertamente razziste, di nuovo si stanno verificando stranissimi incidenti stradali. E – ha concluso Bernabei – non c’è quasi più nessuno disposto a indignarsi».
(ANSA)