La grande migrazione delle escort: “fuga” dalla Campania

L’estate è la stagione delle vacanze per antonomasia, come anche del lavoro stagionale. ogni attività economica si adatta al periodo, segnato da esodi, fine settimana di bollini neri sulle strade e lavoratori che si spostano nelle località più appetibili in cui il lavoro aumenta per via del turismo. Anche il settore della prostituzione subisce l’influenza di questo periodo dell’anno. Possiamo analizzare in dettaglio questo fenomeno grazie ai dati raccolti nel 2018 dal motore di ricerca di Escort Advisor, il primo sito di recensioni di escort in Europa.

Si scopre così che ad agosto rispetto al mese di giugno del 2018, nelle province campane si ha una migrazione delle escort notevole. Le sex workers abbandonano la regione in maniera diffusa: a Napoli si è registrata una diminuzione del 6%, a Salerno e Benevento del 13%, a Caserta del 21% e infine ad Avellino del 24%.

“Ogni anno ad Agosto, ormai da 5 anni ovvero da quando operiamo in Italia, nel settore si riscontra un aumento di presenze nelle maggiori località turistiche, soprattutto marittime. Il calo di presenze generale, soprattutto nelle grandi città, è imputabile anche al fatto che ad agosto anche le sex workers si concedono un periodo di vacanza di almeno due settimane” – commenta Mike Morra, fondatore del sito – Vedremo se nel 2019, come sembra fino ad ora, queste tendenze saranno confermate”.

Cosa dicono le escort

La migrazione delle escort è visibile anche attraverso un altro strumento del sito Escort Advisor: la mappa interattiva, in grado di evidenziare dove si trovano le sex workers iscritte al sito, in tempo reale. Attraverso questa è possibile notare quante e dove siano attive.

Molte escort lavorano almeno fino al 15 agosto, per poi concedersi un periodo di ferie, ma c’è anche chi decide di non lavorare per motivi “più tecnici”, come Flavia una delle migliori escort a Napoli provincia: Solitamente non lavoro perchè si muove poco denaro, poi dipende anche dalla disponibilità degli appartamenti. Poi ci sono le “stakanoviste” che non si fermano neppure ad agosto.

Quello che mette d’accordo tutte le sex workers intervistate, però, è che si guadagni di più lavorando nei piccoli paesi, fuori città, o in periferia e, aggiunge Flavia, che il lavoro aumenta molto nelle città turistiche o di mare, a prescindere che siano grandi o piccole città.

Sicuramente il campione analizzato si sposterà, anche solo di qualche chilometro rispetto alla città abituale. Gli spostamenti non sono fatti a caso. Ad esempio molte professioniste del sesso organizzano d’estate “un tour” nelle zone più appetibili e poi vanno in ferie per il resto di agosto.

Sul versante clienti, magari si hanno numeri minori, ma le richieste rimangono sempre le stesse e sempre Flavia ha evidenziato più movimento di clienti anche perché molte colleghe sono in ferie. Inoltre, capita molto spesso che i clienti chiedano alle proprie escort preferite di passare insieme le vacanze.

Curiosità sul mercato campano

Ponendo l’attenzione sul fenomeno delle escort a Napoli, risulta che il capoluogo campano, con 959.052 abitanti, conta circa 871 escort attive, con anche una fetta di trans non indifferente (170), che la posiziona al terzo posto nazionale, al 69esimo per prezzo e al 21esimo per qualità. Avellino invece ricopre l’87esimo posto per prezzo e il centesimo per qualità, Benevento è lineare in classifica per presso (centesimo posto) e qualità (98esimo). Caserta nella classifica prezzo ricopre il 99esimo posto, mentre in quella qualità ben il 49esimo, infine Salerno, con 546 escort attive, ricopre il 78esimo posto per prezzo e il 54esimo per qualità. Un dato di fatto è che in Campania ci sia stato un abbassamento generale del prezzo dal 2018 al 2019 del 2%.

Le escort campane, però, risultano essere anche le più “romantiche”. Se si va a vedere la percentuale di French Kiss che viene erogata come servizio, si scopre che la Campagna ha quelle più basse: Avellino 29%, Benevento 33%, Napoli 35%, Salerno 44%, Caserta 10%, il fanalino di coda della Penisola, la città con la percentuale più bassa. Tutte Pretty Woman insomma, che cercano di preservare l’atto, a loro detta, più intimo e profondo per coloro che amano davvero. D’altro canto, invece, gli uomini che vanno ad escort cercano sempre di strappare un bacio, nel tentativo di vivere un attimo di affetto e tenerezza.

Uomini tra l’altro che variano di età. Certo è che la fascia che va dai 35 e i 44 anni, il 31% del totale, è quella che predilige di più il sesso a pagamento, in competizione con il 27% che va dai 25 ai 34 anni. Al terzo posto la fascia d’età dai 45 ai 54 anni (20%), seguito dal 10% dei 55-64enni, 6% se si parla di over 65 e giovani 18-24 anni.

Una tendenza che fa riflettere, al di là di cartelloni fuori luogo e siti di recensioni di prostitute.

Redazione

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