Il portiere Merone vola in Portogallo: si accasa al Lusitano FC
Il portiere classe 2000, nei radar di diverse squadre a livello continentale, si è accasato ufficialmente in Portogallo grazie all’efficace ruolo di intermediazione svolto da Alessio Sundas e Agenzia Sport Man.
Reduce dall’esperienza all’USD Olginatese (Serie D), Marco Merone ha scelto di lasciare l’Italia e trasferirsi in Portogallo per proseguire la propria carriera agonistica. Nella prossima stagione l’estremo difensore difenderà i colori del Lusitano Futebol Clube, società di Vila Real de Santo António militante nella prima divisione Algarve dei campionati distrettuali portoghesi.
Ancora una volta, grazie alla valorizzazione, promozione e marketing della scheda tecnica del calciatore, Alessio Sundas è riuscito a concludere con successo la trattativa. In merito a quest’ultima, il manager toscano si dichiara “contentissimo, vedendo un grande futuro per il portiere”.
Agenzia Sport Man ha contattato l’atleta realizzando una breve intervista riportata di seguito.
- Hai firmato col Lusitano Futebol Clube, quali sono state le tue sensazioni al momento di siglare l’accordo?
È un grande passo. Sicuramente sono molto felice di essere arrivato qua e iniziare un percorso calcistico all’estero. Allo stesso tempo però non nego che la nostalgia per l’ambiente italiano si fa sentire. Più di tutto però provo soddisfazione e, contemporaneamente, grande carica per sfruttare questa possibilità come trampolino di lancio.
- C’erano diverse società interessate a te, come è avvenuta la scelta dei portoghesi? Cosa ti ha spinto a firmare con loro?
Sicuramente la tecnica e lo stile di gioco. Anche se faccio un ruolo in cui tecnicamente coi piedi sono poco impegnato, credo che questa fosse la soluzione più vantaggiosa per migliorare a livello di esperienza e tecnica rispetto ad altri campionati dove invece ci si concentra maggiormente sulla prestanza fisica.
- A livello personale, quali sono i tuoi obiettivi quest’anno? Dove invece aspiri ad arrivare col club?
Con la società abbiamo già parlato e l’obiettivo primario è quello di vincere il campionato. Usando questo come stimolo, per quanto mi riguarda vorrei poi migliorare tecnicamente e nella comprensione del gioco.
- Quanto e come ti hanno aiutato Alessio Sundas e Agenzia Sport Man nelle ultime settimane di trattativa?
Mi hanno supportato tanto e sempre spinto a crederci. Ero arrivato alle strette, dovevo sbrigarmi a prendere una decisione e credo mi abbiano aiutato nello scegliere la destinazione giusta, quella che mi avrebbe permesso di fare il salto di qualità.
–Facciamo ora un passo indietro, come è nata la tua passione per il calcio? Dove hai iniziato a giocare e perché hai scelto di difendere i pali?
Ho iniziato a giocare a calcio al terzo anno di asilo all’oratorio di Pessano con Bernago, in provincia di Milano. I primi anni sono stati travagliati, giocavo come centrocampista e stare tra i pali non mi attirava più di tanto, era il ruolo che nessuno voleva fare. Passando poi all’oratorio San Luigi mi hanno messo in porta e da lì, giocando a 9, mi è piaciuto sempre di più difendere i pali e quella del portiere è diventata una vera e propria passione.
–Prima di approdare al Lusitano, hai difeso i colori dell’USD Olginatese? Come ti sei trovato con loro? Cosa ti ha dato questa esperienza?
Il periodo all’Olginatese è stato difficile ma mi ha aperto la mente, mi ha permesso di pensare e vedere la vita in modo differente. Lì ho imparato tanto. Giocando in Serie D inizi ad avere rapporti sempre più stretti e a misurarti anche con compagni più maturi: ebbene, questo ti fa capire realmente come funziona la vita e ti toglie definitivamente da un mondo ovattato come quello delle giovanili. Grazie a loro ho imparato a gestire la pressione, in campo e fuori, e per questo sono davvero grato e ringrazio tutta l’USD Olginatese.
–Qual è il tuo sogno nel cassetto?
A parte far bene, il sogno rimane quello di giocare a grandi livelli. Guardo in particolare alla Premier League, il campionato più competitivo e con più appeal al giorno d’oggi. Non nascondo però che anche un’opportunità in un grande club italiano non mi dispiacerebbe.