Terra dei Fuochi, Russo: “Servono intelligence e più agenti come per camorra”
“L’atroce emergenza della Terra dei Fuochi in Campania va affrontata con gli stessi strumenti con cui si combatte la criminalità organizzata, con cui lo Stato combatte la camorra, vale a dire una certosina opera di intelligence e una presenza massiccia di forze dell’ordine sui territori. Le polizie locali, con organici sottodimensionati e in lá con gli anni, da sole non possono farcela. Basta palliativi, si mettano in campo azioni incisive ed efficaci, è in gioco il presente e il futuro di intere generazioni”. Lo scrive su Facebook Ermanno Russo, consigliere regionale Forza Italia e vicepresidente del Consiglio regionale della Campania.
“Apprendiamo dalla stampa – prosegue – che il ministro Costa riceverà il prossimo 5 settembre 19 comuni del Casertano stretti nella morsa dei roghi dolosi. Mancano Giugliano e i Comuni a nord di Napoli aggrediti da eventi quotidiani ma è un pur sempre un primo passo. Bisognerebbe chiedersi però se ciò può bastare. I fumi della trattativa di governo giallorossa stanno narcotizzando l’opinione pubblica, distraendo le istituzioni e i nostri governanti da un problema reale, allarmante, da affrontare subito. Un governo in carica tecnicamente già c’è, così come un ministro della Difesa e uno degli Interni. L’ambiente è un pezzo ma da solo non può bastare. Serve un coordinamento interforze”.
“Basta tergiversare, siamo in presenza di una violenta controffensiva contro lo Stato e le nostre comunità. Serve una risposta netta. Serve un impegno come quello contro i clan”, conclude Russo.