Teverola. Trasporto disabili, Città Fertile replica a maggioranza Barbato
“Inutile arrampicarsi sugli specchi! L’ex assessore Enza Barbato ha sempre svolto il suo lavoro con grande competenza e dedizione e di seguito le sue parole riportano la “vera” realtà dei fatti. È imbarazzante come, anche su una cosa della quale hanno avuto la più totale e dichiarata paternità, cerchino (maldestramente) capri espiatori pur di non ammettere il proprio fallimento. Piuttosto, gli sponsor sono stati informati del fatto che il loro contributo (per una giusta causa) è stato affogato nell’incapacità e non è servito a niente? Ma una responsabilità sono in grado di prendersela, si o no?E soprattutto è normale che il presidente del consiglio comunale partecipi ai tavoli dell’ambito socio-sanitario dove si decidono le ripartizioni di milioni di euro per i servizi? É normale che un presidente del consiglio metta la sua firma sotto avvisi pubblici nel settore delle politiche sociali? Va bene, è ben nota la sua bramosia di apparire, ma qualcuno gli spiegasse che non può gestire fondi ed essere una pseudo figura di garanzia in consiglio comunale! È un fatto gravissimo!”. Lo dichiara in una nota il gruppo consiliare di opposizione, Teverola Città Fertile.
“Proprio perché i cittadini non vanno tratti in inganno mi preme far chiarezza (vera) per quanto riguarda la questione del pulmino disabili. Questo progetto fortemente voluto dall’attuale sindaco non è mai andato in porto perché da parte sua non c’è mai stata una corretta programmazione e nessuna volontà di collaborazione”. E’ quanto dichiara l’ex assessore alle politiche sociali Enza Barbato.
“Il sindaco in carica, una volta fatte foto di rito e passerelle ha delegato il “problema” a me, che avevo da poco ricevuto la delega alle Politiche Sociali. Egli però non ha mai voluto affrontare seriamente la questione, infatti, sono stata lasciata sola sia da lui che dal Presidente quando nell’autunno del 2017 ho personalmente organizzato una riunione cercando di coinvolgere tutte le associazioni territoriali, le quali avrebbero potuto accedere ad una somma di denaro di circa 5000 euro che fu messa in bilancio. Tale occasione di collaborazione e di condivisione non è stata accolta a causa di banali pretesti e giustificazioni. A mio parere, in molti da tempo hanno utilizzato i disabili semplicemente per passerelle politiche, non capendo di dover trattare l’argomento con la serietà e la sensibilità dovuta. Con un minimo di compiacimento posso rispondere alla loro “disapprovazione” dicendo che dal principio mi sono assunta le responsabilità degli impegni presi e a differenza del sindaco Tommaso Barbato in tale questione ci ho sempre messo la faccia”.