Un’azienda italiana presenta una nuova concezione di tracking alimentare
La sicurezza alimentare ha un’importanza indiscussa, di conseguenza non stupisce il fatto che, alle aziende del settore, sia richiesto di seguire delle procedure sempre più attente e scrupolose.
A tale riguardo si segnala una novità molto interessante ad opera di un’azienda italiana, Bofrost, realtà specializzata nella vendita di surgelati.
Bofrost ha infatti previsto un sistema di tracking particolarmente avanzato, un’autentica novità in questo settore, il quale consente al consumatore di avere un quadro estremamente nitido del cibo che sta acquistando.
Quest’azienda del Friuli ha infatti scelto infatti di adottare la tecnologia OpsChain Traceability di EY, la quale sostanzialmente registra la storia del prodotto all’interno della blockchain di Ethereum rendendola accessibile a chiunque tramite il QR previsto sulle confezioni.
Sul piano pratico, dunque, il consumatore non deve fare altro che puntare la telecamera del proprio smartphone sul codice a barre presente nella confezione tale tecnologia consente di avere un tracking del prodotto completo ed autorevole: le gamma di informazioni che Bofrost riesce a mettere a disposizione del cliente attraverso questo sistema è davvero enorme e comprende perfino il nome della nave da cui il pesce è stato pescato e il tratto geografico in cui è avvenuta l’operazione.
Non mancano, ovviamente, tutte le informazioni riguardanti i processi successivi: le notizie risultano nitide anche per quel che riguarda la catena di trasformazione e lo stoccaggio, fino appunto all’arrivo nel punto vendita.
Per il momento, quest’interessante progetto di tecnologia applicata al tracking alimentare è stato attivato per due diverse tipologie di prodotti, ovvero Filetti di Merluzzo Nordico e Spicchi di Cuore di Carciofo, ma tutto lascia immaginare che possa presto abbracciare anche delle altre proposte targate Bofrost.
L’amministratore delegato dell’azienda, Gianluca Tesolin, ha messo in evidenza il fatto che tale progetto rappresenta una novità assoluta nel settore “frozen food”, sottolineando che la tecnologia blockchain può realmente cambiare il modo di concepire il tracking degli alimenti.
Non può che essere auspicabile, dunque, che queste modalità di tracciare i percorsi compiuti dagli alimenti si diffondano sempre di più nel prossimo futuro.
Questa particolare tipologia di tracking tecnologico, peraltro, potrebbe riguardare anche delle aziende operanti in ambito alimentare che non si occupano di produzione, come ad esempio quelle specializzate in somministrazione.
Alcuni ristoranti, ad esempio, potrebbero consentire ai propri clienti di visionare i percorsi compiuti dagli alimenti una volta giunti all’interno dell’azienda, dunque informazioni quali la data di arrivo o anche in quali dispositivi tecnologi sono conservati, ad esempio se in un frigorifero o in un abbattitore, articolo decritto nel dettaglio nell’e-commerce AllForFood.