(VIDEO) Bel Air, 50 anni fa la strage della setta Manson

Il racconto della giornalista che seguì la vicenda

L’eccidio di Cielo Drive o 10050 Cielo Drive (oggi 10066 Cielo Drive) era l’indirizzo di una villa situata presso il Benedict Canyon, sulle colline di Bel-Air, nella contea di Los Angeles, California.

È famosa per essere stata il luogo di cinque omicidi, perpetrati dalla Famiglia Manson

Nel febbraio 1969Roman Polański e sua moglie Sharon Tate presero in affitto la casa dal produttore Rudi Altobelli, manager di stars e in seguito co-produttore anche della serie televisiva Rhoda. Sei mesi dopo, il 9 agosto 1969, la casa divenne il luogo degli assassinii ad opera della “Famiglia” di Charles Manson. William Garretson, il custode che viveva nella dépendance dietro la casa principale non si accorse del massacro fino al mattino seguente, quando fu preso in custodia dai poliziotti arrivati sulla scena del crimine.

Il 9 agosto 1969, meno di due settimane dopo aver ordinato l’omicidio di Gary Hynman (materialmente commesso da Bobby Beausoleil), Manson pianificò e realizzò un’intrusione a Cielo Drive, un ricco quartiere di Los Angeles. L’obiettivo era di penetrare nella villa di proprietà di Terry Melcher, artista e produttore musicale, nonché figlio di Doris Day, che aveva inizialmente espresso interesse nei riguardi di alcune canzoni composte da Manson, salvo poi rifiutarsi di scritturarlo per la Columbia Records. Manson si era recato in quella villa in precedenza col desiderio di incontrare nuovamente Melcher per fargliela pagare, ma era stato allontanato da un fotografo amico della Tate che gli aveva rivelato che la villa adesso era abitata da Roman Polański e Sharon Tate, attrice e moglie del regista.

La notte in cui si consumarono gli omicidi, Polanski non era presente: si trovava infatti a Londra per motivi di lavoro (aveva appena finito di girare Rosemary’s Baby). Manson rimase nel ranch dove risiedeva l’organizzazione; coloro che materialmente eseguirono gli ordini furono Charles “Tex” Watson (a cui Manson diede il comando dell’operazione stragista), Susan AtkinsPatricia KrenwinkelLinda Kasabian. Questi si diressero verso la villa armati di coltelli, un revolver e una corda di nylon lunga 13 metri. Giunti sul posto, i quattro tagliarono i fili del telefono per impedire che venisse dato l’allarme. A eccezione di Linda Kasabian, che doveva coprir loro le spalle, gli altri tre scavalcarono la recinzione che circondava il parco della villa. In quel momento si accingeva a uscire in macchina Steven Parent, un giovane, in visita al guardiano della villa, che venne ucciso immediatamente a colpi di revolver da Tex Watson.

Entrati nella villa, i membri della “Famiglia” non ebbero nessuna pietà per i presenti. Il secondo a morire fu il parrucchiere Jay Sebring, che implorò di lasciar in vita Sharon Tate in quanto incinta, ma fu ferito con un colpo di revolver all’ascella e finito con una serie di coltellate. La successiva vittima fu Wojciech Frykowski, che fu accoltellato da Susan Atkins. Stessa sorte anche per Abigail Folger, accoltellata ripetutamente. L’ultima vittima fu Sharon Tate, 26 anni, incinta di otto mesi. Con uno straccio intriso del sangue dell’attrice, la Atkins scrisse sulla porta da cui avevano fatto irruzione “PIG” (maiale in lingua inglese). 

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Redazione

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