(VIDEO) Sora. L’omelia di Don Donato contro i migranti: “Vengono qui con telefonini e catenine d’oro”
Predica choc di un prete durante le celebrazioni per la festa di San Rocco. Il parroco di Sora, cittadina del frusinate, don Donato Piacentini, si è scagliato contro i migranti e chi li soccorre.
“Vanno a soccorrere persone che hanno telefonini o catenine e catene al collo e che dicono di venire dalle persecuzioni. Ma quali persecuzioni? Guardiamoci intorno, guardiamo la nostra città, la nostra patria. Guardiamo le persone accanto, che hanno bisogno e quante ne ho conosco io, sono tante, tantissime, una marea che si vergognano del loro stato di vita”. Le parole sono state accolte da contestazioni ma anche da qualche applauso.
Il vescovo di Sora, mons. Gerardo Antonazzo, ha sconfessato il suo sacerdote. La diocesi, in un comunicato ufficiale, parla di “discutibili scelte personali”.
Ecco il testo:
Nella ricorrenza della festa di s. Rocco il vescovo mons. Gerardo Antonazzo ha celebrato l’eucarestia in piazza s. Rocco, in Sora, davanti ad una gremita assemblea di fedeli. Nell’omelia il pastore della Diocesi, attingendo alla ricchezza dei testi della Parola di Dio proclamata durante la liturgia, ha sottolineato come uno dei cardini fondamentali della vita di San Rocco è stata la scelta evangelica del “prima gli altri” per amore di Cristo povero e sofferente, presente negli appestati, contagiati, ammalati e moribondi che san Rocco ha abbracciato, servito, amato più di se stesso.
La testimonianza di san Rocco incoraggia ancor più l’operato della nostra Chiesa, soprattutto attraverso la Caritas, sempre impegnata nell’accoglienza e nel servizio amorevole delle antiche e nuove forme di povertà. Tale accoglienza è stata rivolta in particolare agli immigrati giunti sul nostro territorio, in perfetta collaborazione con la Prefettura di Frosinone, con le Istituzioni civili locali, con le Associazioni di volontariato impegnate nel processo di integrazione.
Questa è la scelta pastorale che non potrà cambiare perché il cristiano obbedisce al Vangelo della Carità nei confronti di chiunque, senza distinzioni né esclusioni. Qualunque pensiero in senso contrario espresso da chiunque non esprime la volontà della Chiesa diocesana, e si deve addebitare esclusivamente a discutibili scelte personali di ogni singolo soggetto. Nel prossimo mese di settembre il direttore della Caritas diocesana sarà presente in Turchia all’incontro internazionale delle Caritas impegnate nell’accoglienza degli immigrati.
Don Donato Placentini “premiato” da Roberto Fiore: “A lui tessera di FN ad honorem”
Non sono passate inosservate le parole di don Donato Placentini che a Sora, parlando dal pulpito in occasione della festa di San Rocco, ha ammonito coloro che vanno a soccorrere gli immigrati “con collane al collo e telefonini” ponendo l’accento sulla “nostra patria e sulle nostre città piene di persone che hanno bisogno e che si vergognano del loro stato di vita”.
Per lui Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, ha riservato un riconoscimento speciale: “Don Donato è uno dei tanti parroci e sacerdoti italiani che conosce la realtà. Ma è uno dei pochi che ha il coraggio di parlare. Per questo suo coraggio e per questa sua onestà, a lui offro la tessera ad honorem di Forza Nuova”.
A fargli eco anche Marco Tuccillo, Responsabile locale Forza Nuova: “Noi stiamo con Don Donato, un parroco che si rifà al cristianesimo cattolico pienamente, seguendo la via sociale che abbraccia gli italiani in difficoltà, purtroppo, abbandonati dalle istituzioni e da tutte le realtà fautrici del business accoglienza. Il neoschiavismo capitalistico delle ONG, e dei mercanti a loro capo, sta distruggendo lo stato sociale italiano affossando in tutti i modi il ceto medio/medio-basso e Don Donato, tutto ciò, lo ha compreso benissimo. Auspichiamo che uomini come Don Donato nascano ogni giorno e se dovessero già esserci che uscissero allo scoperto per denunciare le forze antinazionali e anticristiane del mondialismo.”