Aversa. Rapinò anziano: 62enne finisce in carcere

Nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri della Compagnia di Aversa (CE) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di un uomo di anni 62, residente a Napoli, gravemente indiziato per rapina aggavata in danno di un anziano di 79 anni.

http://www.larampa.it/2019/08/09/aversa-inseguimento-tra-viale-olimpico-e-via-pastore-fermato-scippatore/

Il provvedimento scaturisce dalle immediate indagini avviate dai militari dell’Arma nella mattinata del 07.08.2019, allorquando l’indagato, a bordo di un motoveicolo Honda SH con targa palesemente alterata da un adesivo anteposto alla targa originale, tentava di sfuggire al controllo di una pattuglia in abiti simulati rendendosi protagonista di una rocambolesca fuga per le vie del centro di Aversa finendo per essere immobilizzato e tratto in arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Nell’occorso, l’uomo veniva trovato in possesso di una collanina d’oro con gancio di chiusura rotto che i Carabinieri, di propria iniziativa, sottoponevano a sequestro ritenendola di illecita provenienza.

All’indomani dell’arresto le incessanti ricerche dei militari della sezione operativa della Compania Carabinieri riuscivano ad individuare l’anziano proprietario della catenina trafugata che veniva indentificato ed invitato a sporgere denuncia in cui dichiarava di avere subito una rapina intorno alle ore 08:30 dell’ 08.08.2019 nel corso della quale un uomo, corrisponendente alla descrizione dell’indagato, a bordo di uno scooter, dopo averlo avvicinato, mediante violenza, consistita in prese al collo, gli strappava via la collanina in oro cagionandogli, oltretutto, lesioni personali con prognosi medica di giorni 5. L’uomo, cardiopatico, nonostante i decorsi giorni, era ancora profondamente sotto shock per l’accaduto che per un caso fortuito non è sfociato in piu’ tragiche conseguenze.

L’attività investigativa ha permesso di ricostruire a carico dell’indagato un grave quadro indiziario avvalorato dal GIP: in particolare l’analitica e dettagliata ricostruzione delle fasi del delitto emersa dalla denuncia sporta; il riconoscimento dell’autore del reato da parte della vittima; il rinvenimento della refurtiva nella disponibilità dell’indagato; la spericolata fuga finalizzata ad eludere l’ALT dei Carabinieri.

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Redazione

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