Esercito ‘Strade Sicure’, ONDSMFO: “Militari esposti in prima persona”
“I militari impegnati nell’operazione ‘Strade sicure’ svolgono un lavoro importante e delicatissimo. Eppure, nonostante il ministero della Difesa abbia messo a disposizione i fondi, il pagamento dei loro stipendi non è adeguato a standard che ne possano garantire la piena efficienza. La retribuzione e il carico di lavoro che ne consegue non può poggiare tutta sugli straordinari”. Così Antonella Cortese, Vice presidente dell’Osservatorio nazionale dei diritti e della salute dei militari e forze dell’ordine.
“Non si posso costringere i militari ad una sorta di autosfruttamento nella speranza di aumentare la loro paga aumentando le ore lavorate. Soprattutto perché parliamo di un settore, quello della Difesa e della Pubblica Sicurezza dove l’allerta e la capacità di reazione ad una eventuale emergenza deve essere immediata. Il che, oltre l’ingiustificabile disagio, comporta per il personale coniugato e con figli a carico, un’esposizione economica non indifferente. Gli stipendi devono aumentare per tutto il comparto Sicurezza e il risparmio per destinare nuove risorse potrebbe partire dallo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già esistenti per attingere nuovo personale anziché bandire nuovi e costosi concorsi. Dobbiamo dare risposte alle esigenze dei nostri uomini e delle nostre donne in divisa, che aspettano da troppo tempo garanzie per una soluzione più dignitosa ai problemi del trattamento economico anche in operazioni di rilievo come ‘Strade sicure'”.