+Europa si spacca sul Conte 2
Anche se dalla direzione nazionale di +Europa, tenutasi ieri sera, è stato decretato il no ad un Conte 2, secondo l’agenzia stampa Adnkronos ne è nata una spaccatura al loro interno.
Il partito politico di orientamento europeista e liberale, formato dai Radicali Italiani, da Centro Democratico e dal movimento Forza Europa ha avuto linee diverse sul nuovo esecutivo.
Emma Bonino e il segretario del movimento, Benedetto Della Vedova, scelgono di andare all’opposizione del nascente governo giallorosso. Ma tre eletti in parlamento su quattro, ovvero il presidente nazionale del partito, nonché deputato Bruno Tabacci, e i due parlamentari Riccardo Magi e Alessandro Fusacchia, si schierano per andare a vedere le carte del nuovo esecutivo.
“E’ un errore politico collocare +Europa all’opposizione rispetto a un governo che sarà più attento alle questioni europee, specie considerando che gli altri governi con cui dobbiamo dialogare stanno tirando un sospiro di sollievo per l’esito dell’autogol di Salvini. I numeri peraltro dicono che una parte consistente della Direzione di Più Europa non è d’accordo con la scelta di Della Vedova e Bonino” dichiara il Presidente nazionale Tabacci.
”C’è una responsabilità che si chiama ‘repubblicana’ che emerge nei momenti di grande difficoltà. Tutti erano preoccupati per lo sbandamento che aveva preso il nostro Paese negli ultimi 15 mesi. Da deputato eletto a Milano in un collegio uninominale in coalizione con il Pd, dove ho battuto peraltro anche l’attuale ministro uscente dei Beni Culturali del M5S Alberto Bonisoli, è chiaro che voterò la fiducia”.
Qui il testo della direzione nazionale:
La Direzione di Più Europa,
premesso che:
quando si è aperta la crisi del governo uscente, Più Europa aveva auspicato che un nuovo eventuale esecutivo realizzasse una netta discontinuità politica e programmatica rispetto alle politiche adottate dalla maggioranza cosiddetta gialloverde, la cui rottura e l’uscita della Lega dalla compagine di governo hanno rappresentato una indubbia novità positiva per l’Italia e la sua collocazione europea e internazionale;
nelle settimane successive, non si sono purtroppo ravvisati elementi sufficienti di discontinuità con il passato sui principali temi dell’agenda di governo né nelle dichiarazioni pubbliche del Presidente del Consiglio incaricato e dei leader del M5S e del PD;
si sono rafforzate le ragioni di preoccupazione sulla capacità del nuovo esecutivo e della relativa compagine parlamentare di assicurare stabilità istituzionale e di realizzare una politica sociale, economica e ambientale all’altezza delle esigenze del Paese;
il dibattito nelle riunioni della direzione di Più Europa ha rappresentato una pluralità di posizioni e di sensibilità e ha colto tutta la gravità e la complessità della fase politica in corso;
l’articolazione delle posizioni non può esimere dalla responsabilità di assumere una decisione politica rispetto al nascente esecutivo tale da rendere efficace la promozione dei temi e degli obiettivi politici prioritari di Più Europa;
delibera
che Più Europa, riconoscendo piena legittimità istituzionale al nascente esecutivo, si porrà all’opposizione dello stesso, con uno spirito di critica chiara e costruttiva e di leale collaborazione sulle misure di riforma economica, civile, politica e istituzionale che saranno ritenute condivisibili e utili per l’Italia e per l’Europa;
in particolare, Più Europa assicurerà il suo impegno e la sua collaborazione per le iniziative finalizzate a stabilizzare i conti pubblici, a promuovere l’equità intergenerazionale, ad ampliare il perimetro dei diritti civili e delle libertà economiche, a produrre un cambio di marcia deciso e senza ambiguità nel campo delle politiche sull’immigrazione, della tutela dell’ambiente e del contrasto ai cambiamenti climatici, della difesa dello stato di diritto e del processo di integrazione europea.