Governo Conte 2, Arenare contro la Bellanova
Continuano le polemiche sulle nomine dei Ministri del Governo Conte Bis, tra i più bersagliati il neo ministro dell’agricoltura Teresa Bellanova, coperta da insulti sui social perché in possesso solo della licenza media.
Sulla questione interviene anche il Sindacalista del Sinlai, sindacato vicino a Forza Nuova, Valerio Arenare: “Conte e co. ci credono degli stupidi? Non ho nulla contro la neo ministro Bellanova, ma è inconcepibile che, visto il suo curriculum, possa ricoprire una carica così importante. Lasciando stare la formazione culturale, che è comunque importantissima per un ruolo così rilevante, visto che dovrà anche confrontarsi con ministri di altri stati europei in tema agricoltura, ma anche la sua carriera sindacale non è certo tale da giustificare tale incarico. È stata una giovane sindacalista di federbraccianti e successivamente di Flai-CGIL ma, non so se Conte lo sa, sindacalisti nel comparto agricolo in Italia ce ne sono a migliaia e che hanno ricoperto ruoli importanti non semplici segretari provinciali di categoria come la Bellanova. È stata dal 1996 Responsabile della Filtea Cgil, Federazione italiana Tessile Abbigliamento Calzaturiero, categoria che nulla ha che spartire con l’agricoltura. Apprezziamo il suo impegno per la lotta al caporalato, ma non mi sembra che nella sua provincia, Brindisi, abbia prodotto molti risultati concreti, visto che la Puglia è la regione dove il fenomeno caporalato e lavoro in nero sono in espansione anziché in diminuzione; senza parlare della grave situazione legata all’Agromafia. Pertanto non capiamo con quale criterio sia stata scelta. Se poi vogliamo parlare anche di comparto Alimentare e Forestale, supponiamo che le sue conoscenze siano ancora minori. Talché ci viene il dubbio che sia stata scelta solo ed esclusivamente per inserire, in un comparto così delicato, una pedina della CGIL, sindacato che sta perdendo notevoli consensi anche e sopratutto in quel settore a causa delle sue politiche pro immigrazioniste che sfavoriscono i lavoratori Italiani, in modo da ristabilire lo strapotere del sindacato rosso e dargli la possibilità di continuare con le sue politiche-sindacali scellerate. Abbiamo la peggior squadra di ministri che si poteva avere e la cosa è realmente preoccupante. Ma non staremo a guardare, siamo pronti a portare in piazza le nostre bandiere per impedire che degli inetti distruggano il nostro paese e, nel caso specifico, il già pericolante comparto agricolo.”