Mondragone. AMBC: “Riduzione Tarsu e class action per aumento acqua”

“La crisi dei rifiuti di mezza estate ha comportato pesanti disagi ai cittadini, alle famiglie e alle imprese e ha inferto un colpo mortale a ciò che resta del nostro turismo. Alcuni cittadini hanno contattato il nostro portavoce Gianni Pagliaro, rappresentandogli la volontà di adire le vie legali nei confronti del comune per questi gravi disservizi e chiedendo il nostro parere. L’AMBC, che ha protestato nei giorni della crisi dei rifiuti, che ha denunciato cosa stava accadendo e le responsabilità gravi di Pacifico & Co e che ha cercato di coinvolgere su questi gravi fatti anche enti gerarchicamente superiori al comune, pur condividendo l’amarezza dei cittadini e riconoscendo i loro diritti, a partire da quello di rivalersi quando ci si trova di fronte a disservizi così eclatanti, suggerisce di evitare di innescare contenziosi con il comune. Si, lo sappiamo, i cittadini hanno ragione e dovrebbero ottenere una significativa riduzione della Tarsu”. Lo chiede l’AMBCAssociazione Mondragone Bene Comune.

“Tuttavia, l’AMBC esorta ad un ennesimo atto di civismo e di responsabilità: il comune di Mondragone è in bancarotta e se aggiungiamo anche questo ‘risarcimento’ lo portiamo diritto al collasso. In <punta di diritto> i cittadini hanno ragione: l’emergenza rifiuti per mancato smaltimento da parte del Comune dà automaticamente diritto alla riduzione, fino al 40%, della tassa e a prescindere dall’accertata responsabilità diretta dell’ente locale nel disservizio. E’ una recente sentenza della Cassazione ad acclararlo definitivamente! Il Comune di Napoli ha perso nei giorni scorsi un contenzioso sulla Tarsu innescato da un noto albergo della città. Infatti, la Cassazione ha confermato con l’ordinanza n. 22767 del 12 settembre scorso le decisioni dei giudici di merito tributari. La sentenza di appello, confermativa di quella di primo grado, aveva accolto il ricorso contro la cartella di pagamento, relativa a circa 50mila euro di Tarsu, per l’anno d’imposta 2010, quando Napoli era in una delle sue tante emergenze rifiuti (questo hotel aveva già ottenuto la medesima vittoria contro la pretesa tributaria di pagamento integrale della Tarsu da parte del Comune di Napoli per il 2008). Il Comune di Napoli nella sua qualità di ente impositore riteneva di aver diritto al versamento della Tarsu nella misura piena, in quanto si era difeso sostenendo di non aver colpa del disservizio e lamentava davanti ai giudici la mancata indagine su tale punto. Ragionamento nettamente respinto dalla Cassazione, che ha ribadito l’ininfluenza verso il contribuente «di chi fosse la colpa del disservizio» perché il presupposto della tariffa sta nella concreta erogazione del servizio. Il Comune aveva resistito in giudizio a difesa della propria pretesa tributaria, giocando la propria difesa sul punto della responsabilità di cui chiedeva l’accertamento in capo ad amministrazioni esterne. Ma, in base al Dlgs 507/1993 sulla disciplina della tariffa, la riduzione scatta per il solo fatto oggettivo di aver offerto al contribuente un servizio insufficiente o inesistente a causa di distanza e capacità dei cassonetti o di frequenza della raccolta. Ovviamente i cittadini che vorranno chiedere e ottenere la riduzione della Tarsu (attuale TARI) potranno sempre contare sul supporto dell’AMBC. Basta prendere contatti con il nostro portavoce Gianni Pagliaro: [email protected]“.

Redazione

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