Spettacolo. Cinzia Cella, artista poliedrica: dal teatro alla tv

“Si definisce un’artista poliedrica’, e c’è da crederle dal momento che nella vita le ha provate un po’ tutte: cinema, teatro, televisione ed eventi pubblici. Insomma, datele un microfono e Cinzia Cella non vi deluderà. Nata a Fondi, alla splendida età di 43 anni si è tolta un mare di soddisfazioni passando dal piccolo al grande schermo, salendo sul palco dei teatri, specializzandosi in arte drammatica.

Ho voluto provare e mi sono distinta per la mia professionalità” – sottolinea Cinzia -, il cui curriculum parla da sé. Un elenco fitto fitto di esperienze fra le quali fioccano quelle televisive: ‘Forum’, ‘Città criminali’, ‘Talent show’, ‘Capri 3’.

Insomma, la Rai ha imparato a conoscerla, così come i network locali e non. Tutto merito di un carattere tosto, di un fisico da urlo, di occhi cerulei che non passano inosservati e di una formazione professionale che l’ha vista specializzarsi a pieni voti in arte drammatica. In realtà, il suo passato è intriso di tante esperienze. Fra le altre, animatrice alle feste dei bambini, scultrice di palloncini, esperta di micromagia e un diploma all’Istituto Magistrale. Finché arriva il teatro ed irrompe nella tua vita.

Mi sono specializzata in arte drammatica e ho iniziato in teatro. Dal 2007  sono stata in scena con ‘Ehi tu, buono a nulla’, ‘C’erano un americano, un francese e un napoletano’, ‘C’era una volta in clown’, ‘Gli amanti di Shakespeare’, ‘La gatta Cenerentola’, ‘Giulia Gonzaga’, ‘L’opera da quattro soldi’ e ‘Assassinio nella cattedrale’. Tutto questo in due anni.  Mi sono buttata a capofitto, orgogliosa di interpretare una parte sul palco e di essere reale e me stessa nel quotidiano. Questa penso sia stata la mia forza, di sicuro il mio tratto distintivo. Io sono così come mi si vede: già recito sul palco, figurarsi se devo farlo anche nella vita…e qui la nascita del mio nome d’arte “Vera” che simpaticamente mi hanno affibbiato i miei fans ed amici”.

Dal teatro… al cinema.Nel 2008 per la regia di Fabio D’Avino sono stata nel cast di ‘Intervista al personaggio’. Esperienza stupenda, sento molto mio il cinema e non nego che… mi piacerebbe far parte di un Cinepanettone o di una pellicola con Dario Argento. Eppure l’ambito in cui lavoro di più è… la presentazione. Nel 2017 sono stata protagonista di un lungometraggio sulla violenza contro le donne, esperienza che mi ha lasciato il segno poichè sento di essere la portavoce a sostegno di tutte le donne che non hanno il coraggio di reagire. Quello della conduzione in pubblico è un settore che ti si è aperto all’improvviso. È così, ho iniziato nel 2013 presentando la Finalissima di Miss Campania in the world e Mister Campania, da allora ho avuto tante altre esperienze. Sono stata conduttrice del concerto del cuore a Cardito con Egle Autieri, al ‘Sanremo musica Awards’ sono salita sul palco nel ruolo di co­-presentatrice con Alba Parietti e Roberto Onofri al teatro nazionale di Hammamet in Tunisia. E, ancora, come presentatrice del Festival ‘Le 4 giornate del cinema di Napoli’”.

Tantissimi risultati. Tutto facile in questo mondo?No, ma con orgoglio posso dire che quello che ho conquistato è stato possibile senza compromessi e senza scorciatoie, ma solo con fatica e lavoro”. Si diceva: Cinzia Cella ha presentato anche una fiera erotica nel periodo fra fine 2016 e inizio 2017, a Torino. “Ho co-condotto la Fiera con professionalità e mi sono distinta per serietà, conducendo senza scandalizzare e senza scandalizzarmi. Ho sfidato me stesa, è stato tutto una bella novità. Mi sono divertita! Nel 2016, sei stata attrice nel film’La nuova Camorra’”.

Nel 2017 hai dato vita ad un festival per cantanti e cantautori portandolo ad oggi ad un livello eccelso, il “Castle Fondi Music Festival”. “Già… ho dato vita a qualcosa di unico dove poter valorizzare e far emergere talenti in tutta Italia, anche se ad essere sincera, a mia grande sorpresa, il Contest è riconosciuto ormai a livello internazionale e sono molte le richieste da parte di talentuosi provenienti da altri Paesi come Bulgaria, Romania, Inghilterra…..Insomma, in soli 3 anni il Festival è cresciuto molto e si distingue di volta in volta per la giuria sempre impeccabile costituita da soli esponenti appartenenti al settore musicale e per i premi mirati al solo scopo di far crescere professionalmente i fortunati vincitori. In questo progetto ne sono l’ideatrice, direttrice artistica e presentatrice”.

I sogni futuri? Se potessi realizzare un sogno, mi piacerebbe presentare Sanremo salendo sul palco dell’Ariston”.

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Redazione

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