Stagione estiva, il momento migliore per manutenere la caldaia di casa

Il periodo dell’anno più adatto a prendersi cura del nostro impianto di riscaldamento domestico è senza dubbio l’estate. Ecco, starete già incominciando a sudare solo leggendo quest’affermazione, ma non ci sono dubbi in merito: la caldaia deve essere al massimo della sua performabilità durante l’inverno quindi è durante i mesi caldi che è meglio controllare che tutto sia a posto.

Una questione di tempo insomma, dovessimo essere costretti ad un certo tipo di riparazione saremmo certamente agevolati dall’avere avanti almeno altri due mesi prima che i riscaldamenti tornino a fare capolino nelle nostre vite. Senza considerare che l’assistenza di un tecnico durante la stagione fredda è assai più costosa, soprattutto se si tratta di un intervento di urgenza, rispetto alla manutenzione ordinaria effettuabile mesi prima.

DPR 74/2013

Non dimentichiamo che i controlli sull’impianto di riscaldamento non sono un optional, una misura per stare più tranquilli, ma un obbligo sancito dalla legge. Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 74 del 16 aprile 2013 ha concluso il recepimento della direttiva 2002/91/CE riscrivendo le regole inerenti “l’esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione e l’ispezione” degli impianti termici degli edifici (estendendo la casistica anche ai condizionatori d’aria).

Il responsabile dell’impianto, sia esso il proprietario dell’elettrodomestico o del domicilio in cui esso agisce, deve accertarsi che vengano eseguite le operazioni di controllo e di manutenzione secondo quanto prevede la legge. Attenzione: il non rispetto di queste condizioni può comportare una sanzione amministrativa che oscilla tra i 500 e i 3000 euro. Va da sé che i controlli devono essere sempre effettuati da una ditta autorizzata che dovrà fornire una regolare rendicontazione delle operazioni effettuate e dell’eventuale sostituzione di parti meccaniche usurate o non più funzionanti.

Aiutare il lavoro del tecnico

A questo punto non ci resta che trovare un tecnico specializzato nella manutenzione del nostro tipo di caldaia, o altra tipologia di impianto di riscaldamento. La ricerca non sarà difficile, certamente in questi casi spesso può essere provvidenziale il consiglio di un amico o di un parente che si è trovato particolarmente bene affidandosi ad una certa ditta, ma se non abbiamo ricevuto alcuna dritta non è il caso di disperarsi: basterà cercare su Google digitando la zona in cui ci troviamo e il modello della nostra caldaia. Facciamo attenzione alle recensioni che possiamo trovare nella scheda di Google business, quella che compare in alto a destra quando digitiamo il nome di un’attività commerciale sul famoso motore di ricerca, qui possiamo leggere le recensioni di chi ha già usato i servizi di quella ditta e farci un’idea.

Quando invece ci capita di dover chiamare un tecnico per un guasto improvviso o per un malfunzionamento nel nostro impianto una buona pratica è questa: dare al tecnico ogni dettaglio utile e possibile prima che costui si rechi a casa nostra per vedere di cosa si tratta. In pratica ci tornerà utile, ma tornerà utile soprattutto al tecnico, saper comunicare i codici di errore che riscontriamo sul display della nostra caldaia in modo da accelerare i tempi di riparazione. Generalmente i codici, o almeno i principali, sono segnati sul manuale fornito insieme all’elettrodomestico ma si possono trovare anche con una semplice ricerca online e consultando un sito web sulla manutenzione degli impianti termici. Sul site dimensionecaldaie.it ad esempio troviamo riportati i codici di errore di molti marchi popolari quali Ariston, Vaillant, Beretta. Ci potete trovare anche delle pagine dedicate a specifici guasti e relative riparazioni, come ad esempio questa pagina dedicata all’assistenza sulle caldaie della Hermann Saunier Duval.

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Redazione

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