Aversa. Rifiuti, blitz Polizia al cantiere della Senesi: il commento della FIADEL

“E mentre i lavoratori attendono che la Senesi s.p.a. provveda finalmente al versamento dello stipendio di settembre, il Comune chiede l’intervento della Polizia. L’inatteso blitz, eseguito questa mattina presso le isole ecologiche di Aversa, non ci turba affatto, anzi potrebbe risultare un’occasione utile per far luce su molti aspetti connessi alla vertenza che la Fiadel sta seguendo da diverso tempo. In primo luogo a far chiarezza sul fatto che le cosiddette isole ecologiche vengono utilizzate dall’azienda anche come luogo di lavoro, nonostante le condizioni igienico sanitarie non risultino affatto idonee per ospitare entrambi le strutture. Pertanto, nell’ottica di una fattiva collaborazione istituzionale, nei prossimi giorni sarà presentata un’apposita richiesta di intervento all’ASL di Caserta, finalizzata al controllo delle condizioni igienico sanitarie dei luoghi di lavoro e del parco automezzi”. Lo dichiara la FIADEL Ambiente guidata da Giovanni Guarino.

http://www.larampa.it/2019/10/07/aversa-rifiuti-raccolta-a-singhiozzo-blitz-della-polizia/

“E come se non bastasse, l’azienda, probabilmente indispettita dalla perseverante azione sindacale messa in campo dalla Fiadel, ha avuto la brillante idea di cambiare improvvisamente l’orario di lavoro ad alcuni lavoratori, tra cui anche il Nostro Rappresentante Sindacale, peraltro l’unico a non essere nemmeno avvisato dall’azienda. Non avremmo mai dubitato di una disposizione aziendale, se questa fosse pervenuta nei tempi e con i modi previsti dal contratto collettivo di categoria, ma questa organizzazione di servizio non solo ci appare del tutto illegittima, rasentando i confini della condotta antisindacale, ma riteniamo che danneggi la dignità del lavoratore, poiché condiziona negativamente la gestione del proprio tempo libero, al punto da configurare un danno risarcibile”.

I lavoratori rivendicano stipendi, buoni pasto ed altri istituti contrattuali previsti dal contratto collettivo di categoria, l’azienda latita e si rinchiude dietro a disposizioni illegittime e logiche teorie circa il pregresso maturato dai lavoratori, per questi motivi abbiamo deciso di avviare le procedure previste dalle procedure di raffreddamento, ai sensi della L.146/90 e ss.mm.ii. Eppure sembra strano che un’azienda, in palese difficoltà sul piano strutturale, provveda a disporre servizi basati su più turni di lavoro, trascurando l’adempimento di quanto previsto dal Calendario di Raccolta Differenziata, frutto di un Ordinanza Sindacale, e il Comune a sua volta non predisponga iniziative tese a fronteggiare un servizio di raccolta rifiuti indefinibile sotto tutti i punti di vista, e allora ci chiediamo “A chi saranno addebitati i maggiori costi sostenuti dal Comune per lo smaltimento della frazione secco indifferenziato, derivanti da una inarrestabile riduzione dei materiali differenziati?”.

Redazione

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