Basket. Virtus Salerno forza 4: Bisceglie ko

Quarto successo stagionale su altrettanti match disputati per la Virtus Arechi Salerno che – malgrado i problemi fisici in un periodo estremamente dispendioso dal punto di vista delle energie da mettere in campo ogni settantadue ore o poco più – la spunta anche al cospetto di una mai doma Bisceglie, con il tabellone elettronico del palasport “Carmine Longo” che, alla sirena finale, recita 80-65 in favore dei blaugrana.

Dopo l’exploit infrasettimanale in terra irpina, dunque, i ragazzi di coach Benedetto danno un ulteriore segnale di forza al campionato, prendendosi lo scalpo di un avversario venuto a Salerno con l’obiettivo di far propria l’intera posta in palio.

La partita
Solita importante risposta di pubblico sugli spalti dell’impianto sito in Capriglia ed inizio della contesa che vede l’equilibrio regnare sovrano: i viaggianti dimostrano di essere squadra ostica, trascinata dal binomio leadership-qualità tecnica del navigato Rossi in cabina di regia oltreché dalla precisione al tiro dei vari Dri e Cantagalli.

Salerno, dal canto suo, non sta a guardare, affidandosi alle realizzazioni dei vari Leggio e Tortù, padroni incontrastati del pitturato e maestri nel dettare legge e sfruttare i mismatch spalle a canestro. La sfida vive di sorpassi e controsorpassi e, dopo i primi dieci minuti di gioco, il vantaggio blaugrana è di appena una lunghezza (16-15).

Il secondo quarto si apre con Bisceglie intenzionata ad esplorare anche il gioco interno: Marini suona la carica, dalla panchina Maresca dà prova della sua bidimensionalità aprendo il campo all’occorrenza e togliendo riferimenti ai lunghi salernitani.

Coach Benedetto legge alla grande il momento della contesa, lanciando nella mischia Seye che risponde presente trovando realizzazioni e presenza sotto le plance, elementi questi che tengono la Virtus pienamente in ritmo offensivo.

Gli ospiti, tuttavia, fanno valere tutta la loro esperienza, muovendo bene il pallone e trovando con continuità la via del canestro: il merito dei blaugrana è quello, ancora una volta, di rimanere uniti nella massima difficoltà, le realizzazioni continuano ad arrivare malgrado il passaggio a zona richiesto ai suoi da coach Marinelli. All’intervallo lungo comandano i Lions 38-40.

E’ una partita fantastica, l’intensità su ambo i fronti sale con la ripresa delle ostilità che vede Salerno entrare sul parquet con gli occhi della tigre: ancora una volta il coaching staff blaugrana fa la mossa giusta inserendo Alessandro Potì, bravo – malgrado una condizione fisica tutt’altro che ottimale – a farsi trovare pronto e a fungere da equilibratore tra le due fasi di gioco: la Virtus attacca il ferro con continuità costringendo Bisceglie a raggiungere anzitempo il bonus e “lucrando” in diverse situazione di cronometro fermo. Il resto lo fa la fase di non-possesso del sodalizio caro al patron Renzullo: responsabilità individuale e pressione difensiva asfissiante costringono i pugliesi ad appena dieci punti realizzati nella terza frazione che, tra lo stupore dei presenti, si chiude con un canestro dell’ave maria di Mazzarese da metà campo che vede solo il fondo della retina e vale la perfetta parità a quota cinquantatrè.

Come nelle ultime occasioni, l’ultima frazione di gioco è quella della verità, quella in cui le grandi squadre fanno la differenza e la Virtus Arechi Salerno – per l’ennesima volta – alza la voce: Diomede, Tortù e Leggio danno spettacolo, Cantone e Gallo in cabina di regia guidano le operazioni, la difesa continua a fare la differenza. Per Bisceglie è notte fonda, Salerno si esalta e corre il campo in transizione primaria trovando canestri in rapida successione che, già a metà quarto, sanciscono di fatto il più nitido dei game, set and match.

Nella standing ovation che sa di tripudio voluto e trovato della torcida blaugrana, vengono scanditi gli ultimi istanti di un match che vede la Virtus ancora una volta vittoriosa, imbattuta e stoica nell’ affrontare e superare alla grande gli ostacoli di un momento particolare, che altro non può se non confermare la forza di un gruppo capace di esaltarsi proprio quando tutto farebbe pensare al peggio.

Meritata festa al palasport “Carmine Longo” ma solo per questa sera. Il campionato blaugrana non vuol saperne di fermarsi e mercoledì sera si torna sul parquet per il recupero del match valido per il secondo turno del campionato di Serie B Old Wild West. Altro giro, altro spettacolo, altro derby infrasettimanale, questa volta destinazione Sant’Antimo. Sulle ali dell’entusiasmo ça va sans dire e non potrebbe essere altrimenti.


Boxscore

VIRTUS ARECHI SALERNO – LIONS BASKET BISCEGLIE 80-65 (16-15 ; 22-25 ; 15-10 ; 27-15)

VIRTUS ARECHI SALERNO: Diomede 19, Leggio 18, Seye 8, Gallo 6, Tortù 16, Cantone 5, Potì 5, Czumbel 3, Corvo M. 0, Di Domenico 0. Coach: Benedetto.

LIONS BASKET BISCEGLIE: Rossi 14, Cantagalli 10, Dri 18, Drigo 4, Chiriatti 5, Mazzarese 3, Zugno 0, Maresca 5, Lopopolo ne. Coach: Marinelli.

Arbitri dell’incontro: Edoardo Ugolini (Forlì), Marco Ragionieri (Bologna)


Soddisfazione e voglia di continuare ad entusiasmare: c’è questo e tanto altro nell’immediato post-Bisceglie in casa Virtus Arechi Salerno, al termine di quaranta minuti di rara intensità che i ragazzi cari al patron Nello Renzullo hanno avuto la capacità di interpretare al meglio nella radicata consapevolezza di un match difficile, e per il valore degli avversari e per una situazione di emergenza che – questa sera ancora una volta – non ha costituito alibi quanto viatico per una grande prestazione voluta, cercata e trovata con camera con vista su quarto successo stagionale e relativa imbattibilità preservata.

L’analisi di coach Giovanni Benedetto
«Partita intensa che i ragazzi sono stati bravi ad interpretare nel modo giusto: eravamo e siamo consapevoli di essere in emergenza, ancor più in concomitanza di un vero e proprio tour de force che ci vede protagonisti sul parquet a distanza di tempo estremamente ravvicinata. Dopo il successo con Avellino c’era bisogno di un ulteriore extra-sforzo da parte di tutti al cospetto di un avversario di valore come Bisceglie, compagine a cui non fa certamente difetto esperienza e qualità tecnica. La risposta del gruppo è stata importante, tutti si sono sacrificati ed è venuta fuori una prestazione che ci lascia soddisfatti, al netto della consapevolezza sugli aspetti in relazione ai quali dobbiamo continuare a lavorare. Abbiamo rispettato il piano-partita e questo è stato estramemente significativo, dovevamo essere performanti in fase difensiva, muovere bene la palla e sfruttare le situazioni di vantaggio su cui abbiamo lavorato nel poco tempo a disposizione. Abbiamo rischiato Potì che non era sicuramente in condizione, ma la sua risposta – come quella di tutti – è stata degna di nota. In questo momento come non mai, è impossibile chiedere di più alla squadra: c’è stanchezza fisica e fisiologica necessità di rifiatare, ma il campionato ci impone di non fermarci. Ribadisco che questo è un gruppo giovane, la società ha fatto delle scelte precise che stiamo portando avanti con predisposizione al lavoro quotidiano in palestra. Non posso che definire encomiabile la risposta da parte di tutti: tanto i veterani quanto i più giovani non si risparmiano e i risultati si vedono partita dopo partita. Derby con Sant’Antimo? Per stasera pensiamo a goderci la vittoria, domani volgeremo lo sguardo ad un’altra partita importante che vogliamo affrontare con lo stesso spirito messo in mostra quest’oggi».

Le dichiarazioni di capitan Diomede
«Abbiamo dato un altro importante messaggio al campionato: sapevamo di essere in emergenza, la vittoria ad Avellino ha significato molto perché si trattava di una partita speciale ma non era da meno il match di quest’oggi con Bisceglie. Si affrontava un avversario di grande valore, capace di far male e volenteroso di ottenere il primo successo lontano dal pubblico amico. Siamo stati bravi dal punto di vista difensivo a rendere loro la vita complicata, in attacco abbiamo mosso bene la palla cercandoci con continuità e sfruttando le armi con cui sapevamo di poter colpire. Spirito di sacrificio? Continuiamo a dimostrarne partita dopo partita: c’è consapevolezza e senso di responsabilità, nessuno fa un passo indietro ed oggi Potì ha dato un segnale importante entrando sul parquet pur non essendo al top e dandoci una grossa mano nel momento topico della partita. La spinta del pubblico? Anche oggi, come in ogni occasione finora, la risposta della nostra gente è stata superlativa. E’ emozionante giocare in un clima come questo ed essere sostenuti dal primo all’ultimo istante ha un valore incredibile per tutta la squadra».

Il commento di Babacar Seye
«Sono soddisfatto della mia prestazione, ma ancor di più per la vittoria che siamo riusciti a conquistare contro un ottimo avversario. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma tutti abbiamo dato il massimo e alla fine il sacrificio ci ha premiati. Il mio contributo? Da quando sono arrivato a Salerno ho fatto tutto il possibile per farmi trovare pronto, crescere giorno dopo giorno e divenire un’arma importante per questa squadra. Le indicazioni del coaching staff sono state e continuano ad essere quanto mai preziose, so di poter migliorare ancora e voglio lavorare per raggiungere questo obiettivo. L’inizio non è stato facile ma tutti i miei compagni di squadra mi hanno accolto alla grande facendomi sentire fin da subito a casa nonché un elemento importante del gruppo. Questo mi ha permesso di percepire la fiducia di tutti, fiducia che spero di poter continuare a ripagare a suon di prestazioni positive. Dominio a rimbalzo? L’assenza di Visnjic pesa eccome, ma il nostro obiettivo deve essere quello di dare tutto quello che abbiamo al di là delle indisponibilità. Stiamo lavorando sodo in palestra senza contare che questo tour de force ci mette nelle condizioni di sviluppare una mentalità importante dal momento che, psicologicamente parlando, dobbiamo essere sempre e comunque bravi a resettare quanto di buono fatto nel match precedente e focalizzarci sulla sfida successiva che dista pochissimo. Il derby con Sant’Antimo? Sarà un’altra battaglia, questo è certo. Esattamente come accaduto ad Avellino, dovremo essere bravi a soffrire, mantenere la lucidità nei momenti chiave della partita e giocare la nostra pallacanestro. Un derby è sempre una partita speciale, sono certo che ci faremo trovare pronti».

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Redazione

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