(VIDEO) Blitz NAS Caserta in un caseificio campano
Il NAS di Caserta, a seguito di un’ispezione effettuata presso un caseificio campano, ha sequestrato quasi una tonnellata e mezzo di mozzarella di bufala poiché detenuta in confezioni recanti un lotto di produzione errato. Il valore della merce ammonta a circa 14.000 euro.
Il NAS di Latina, nell’ambito di un servizio di monitoraggio mirato alla verifica della genuinità dei prodotti alimentari a base di latte, ha deferito due persone alle Procure della Repubblica di Latina e Cassino (FR). Gli indagati sono i titolari di due esercizi commerciali, e sono accusati di aver posto in vendita della mozzarella dichiarando che la stessa era prodotta interamente con latte di bufala quando invece, dalle analisi di laboratorio, è risultata contenere anche latte vaccino. Il medesimo NAS, inoltre, a conclusione di un controllo eseguito presso una ditta specializzata nella produzione di conserve alimentari, ha proceduto al sequestro amministrativo di quasi 2 tonnellate di olive in salamoia per un difetto di etichettatura.
Il NAS di Roma, nel corso di una serie di ispezioni effettuati nel settore vinicolo unitamente al personale dell’Ispettorato Controllo Qualità – Repressione Frodi di Roma ha sequestrato amministrativamente:
– 10 ettolitri di vino detenuto irregolarmente in quanto la sua presenza non era giustificata dalla documentazione contabile di cantina;
– oltre 3.000 bottiglie in difetto di etichettatura per mancanza dei dati relativi all’imbottigliatore e al paese di origine.
Presso due aziende i controlli hanno portato alla luce la vendita, senza fatturazione, di oltre 1.800 lt di vino.
Il responsabile legale di una cantina, infine, è stato deferito in stato di libertà per frode in commercio. Le analisi di laboratorio eseguite a seguito di un’ispezione del NAS, infatti, hanno certificato che le etichette di 820 bottiglie di vino rosso poste sul mercato dall’indagato riportavano valori difformi da quelli comunicati.
Sempre nell’ambito dei controlli relativi al settore degli alimenti, inoltre, i Carabinieri del Nucleo romano hanno segnalato 3 persone all’Autorità Sanitaria per:
– la detenzione di alimenti vari privi di tracciabilità;
– l’omessa applicazione del piano autocontrollo;
– carenze igieniche;
– svolgimento di attività di deposito alimenti vari in assenza della prevista autorizzazione;
– etichettatura non conforme.
Gli accertamenti, che hanno avuto come obbiettivo un agriturismo e due panifici laziali, hanno portato al sequestro di 4 tonnellate e mezzo di alimenti vari e a sanzioni per un valore di 18.000 euro.