Carinaro. Celebrazioni per gli 80 anni della Cappella Maria SS. di Montevergine

Il 16 ottobre 2019 ci saranno a Carinaro delle iniziative in occasione dell’ottantesimo anniversario della creazione della Cappella di Maria SS. di Montevergine in Via Fiume rione Campo. Alle 18.30 partirà dalla chiesa parrocchiale la processione guidata dal parroco don Antonio Lucariello, con la Congrega S. Eufemia, le varie espressioni parrocchiali e il popolo fedele verso il luogo di culto. Alle 19.00 la solenne celebrazione eucaristica nel tempietto e al termine vi saranno alcuni momenti significativi che rievocheranno tutti questi anni della sua esistenza nel territorio Carinarese quali: la genesi della sua creazione con spiegazioni di storia trasmessa oralmente dagli anziani del posto, sarà esposta una mostra fotografica con delle immagini storiche che negli anni hanno segnato gli avvenimenti più importanti della piccola rettoria. Il tutto sarà conclusi con un buffet di ringraziamento ai benvenuti con lo sparo di fuochi d’artificio per suggellare il fausto evento.

La Cappella dedicata alla Madonna di Montevergine fu edificata la dove esisteva già una S. Croce e un’edicola votiva. Si racconta che fino al 1928 anno in cui fu costruita la linea ferroviaria era tutta una distesa di campagna eccezion fatta per qualche casa sparsa, e la S. Croce già esisteva. Poi alla fine degli anni ’30 iniziarono i lavori per la costruzione della chiesetta e poi nel 1939 fu istituita la Cappella sotto il titolo di Maria SS. di Montevergine in piena era fascista: il podestà era il Commendatore Colonnello Felice Tanga, il parroco di Carinaro era il Molt. Rev. Don Luigi Ferrara ed essa fu benedetta da Sua Ecc. Mons. Antonio Teutonico, Vescovo della diocesi di Aversa. Per la sua edificazione fu formata un’apposita commissione di Carinaresi presieduta da Giuseppe Giuliano, cassiere era Nicola Coppola e i componenti erano Giacomo Petrarca, Francesco Petrarca, Giuseppe Barbato e Tammaro Improta: tutti i componenti diedero un cospicuo contributo che partiva da 15.000 mila lire fino a 1100 lire mentre tutti gli altri fedeli elargirono somme inferiori per la realizzazione dell’opera. Negli anni ha subito molti interventi: il più radicale fu fatto negli anni ‘80 dal parroco Mons. Gennaro Morra che abbatté alcune vetuste stanze e l’ampliò lateralmente con la realizzazione del campanile; poi alla fine degli anni ’90 il parroco don Antonio Belardo ne curò il ritocco degli affreschi interni e nel 2017 l’attuale parroco don Antonio Lucariello rifece il portone e la S. Croce ex novo con la tinteggiatura dell’impianto sacro.

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Redazione

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